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Topic: Crisi Economica [CORONAVIRUS EDITION]  (Letto 351179 volte)

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Offline RDKRL

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« Risposta #180 il: Settembre 26, 2011, 20:47:34 pm »
Per ovviare a ciò servirebbe una buona politica che andasse a scovare tutti gli sprechi che vengono fatti (non tagliare a cazzo di cane, vero Gelmini?) dalle amministrazioni locali a salire su, andare a scovare in maniera certosina tutti gli evasori fiscali (non controllando a cazzo i conti correnti che sono personali, vero gente di sinistra?), tagliare un po di stipendi e benefici tipo vitalizi ai politici, tagliarne almeno la metà visto che 1000 mi sembrano tantini, e già così si risolverebbe buona parte del problema.

Ma visto che una politica del genere la vedo poco attuabile perchè toccherebbe troppi interessi, ne deduco che abbiamo sprecato 12 - 13 pagine di post e zioFrank e Diedorf si sono appiccicati inutilmente ...

PS sabato sera ho preso due pizzette al bar fuori lo stadio (non lo faccio mai ma avevo troppa fame), non dico quale, ho speso 4 euro e manco l'ombra di uno scontrino, e che te lo dico a fare ....!!!
...quindi avrai notato tutte le bancarelle che vendono gadgets (x giunta falsi) del Napoli...e non ti saranno sfuggiti tutti i parcheggiatori abusivi che ormai si spartiscono i Cm di marciapiede....x non parlare di tutte le multe non elevate a coloro che del casco ne fanno volentieri a meno soprattutto sulla tangenziale.....e solo con questi pochi esempi a che cifra di evasione saremmo arrivati?.....
GRANDEZZA E PROGRESSO MORALE DI UNA NAZIONE SI POSSONO GIUDICARE DAL MODO IN CUI TRATTA GLI ANIMALI. MAHATMA GANDHI

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    « Risposta #181 il: Settembre 26, 2011, 20:53:56 pm »
    ...quindi avrai notato tutte le bancarelle che vendono gadgets (x giunta falsi) del Napoli...e non ti saranno sfuggiti tutti i parcheggiatori abusivi che ormai si spartiscono i Cm di marciapiede....x non parlare di tutte le multe non elevate a coloro che del casco ne fanno volentieri a meno soprattutto sulla tangenziale.....e solo con questi pochi esempi a che cifra di evasione saremmo arrivati?.....

    sono 25 anni che vado allo stadio, e come non li ho notati ...
    Però si preferisce tassare i cittadini, è molto più facile ... tanto chi se ne frega.
    Magari aumentiamo il prezzo della benzina, delle sigarette, l'autostrada e che dir si voglia ... ma si, ma manco per perdere il tempo a cercare gli evasori o a multare chi viola le regole ...
    FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

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      « Risposta #182 il: Settembre 27, 2011, 09:06:12 am »
      Personalemente noto una contraddizione. Attacchiamo i politici, ma poi quelli di cui stiamo parlando negli ultimi post non mi sembra abbiano cariche pubbliche.

      Anche i lavori che vengono fatti, IMHO, non bisogna solo vederli sotto la lente della "cresta" che un politico ci possa fare, ma anche sotto la lente del consenso elettorale. Una struttura inutile significa far lavorare un ingegnere (e tutti i voti che porta a cascata) vari tecnici (ed i rispettivi voti) alcune ditte con tutti gli operai impiegati.

      Le strutture inutili non si fanno per rubare, o meglio, non solo, ma soprattutto per catalizzare consenso.

      Il Ponte sullo Stretto di Messina è quanto di più inutile e balordo si sia mai potuto prospettare. Economicamente insostenibile ed inutile, ma voluto da tantissimi, perchè le ricadute lavorative ed imprenditoriali sarebbero importanti.

      Il discorso che faccio io sulla patrimoniale (che poi, rimanga fra noi, per me sarebbe una zappa sui piedi clamorosa) lo faccio solo perchè la situazione è "straordinaria". Mi sembra chiaro che in condizioni di normalità il recupero di buona parte dell'evasione fiscale, il taglio di alcuni costi e privilegi, delle importanti liberalizzazioni che arricchiscano il cittadino lo snellimento della macchina pubblica ed anche la privatizzazione di alcuni enti statali (ma quando il mercato si sarà ripreso, non certo adesso) sono cose sufficienti per mettere in ordine i nostri conti e per ridurre anche le tasse su cittadini ed imprese (che sono poi la spina dorsale produttiva del Paese).

      Purtroppo adesso non siamo in una situazione ordinaria.

        Offline RDKRL

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        « Risposta #183 il: Settembre 27, 2011, 09:56:54 am »
        ...io sono dell'idea che quando si tratta di Pubblico e' sempre meglio fare Lavori utili e farli  onestamente (x quanto possibile)..... che Lavori dannosi e inutili che hanno il solo pregio di far girare soldi e far muovere l'economia....lo so che e' un'idea inconcepibile x chi ha come mira e fine la sopravvivenza di un sistema politoco/economico come quello attuale (dove per un ritorno di consenso elettorale si comincia a costruire un bel viadotto anche se poi a un certo punto rimarra' un bel moncone che si interrompe a 200 metri d'altezza nel bel mezzo di una vallata appeninica)....questo x non parlare degli appalti multimiliardari che si danno a ditte mafiose...quelli si che sono delle vere pugnalate al cuore dell'economia e della industria nazionale...... vabbe' ma tanto il Napoli e' in CL   :festa: ..non ci pensiamo e godiamoci l'evento storico...poi sabato ce ne sara' un altro ...poi San Gennaro fa il miracolo.....poi c'e' Piedigrotta...poi Sanremo...poi Natale...eccecc....e intanto i furbetti continuano a farsi gli affari tra di loro ....
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          « Risposta #184 il: Settembre 27, 2011, 10:20:03 am »
          Personalemente noto una contraddizione. Attacchiamo i politici, ma poi quelli di cui stiamo parlando negli ultimi post non mi sembra abbiano cariche pubbliche.

          Anche i lavori che vengono fatti, IMHO, non bisogna solo vederli sotto la lente della "cresta" che un politico ci possa fare, ma anche sotto la lente del consenso elettorale. Una struttura inutile significa far lavorare un ingegnere (e tutti i voti che porta a cascata) vari tecnici (ed i rispettivi voti) alcune ditte con tutti gli operai impiegati.

          Le strutture inutili non si fanno per rubare, o meglio, non solo, ma soprattutto per catalizzare consenso.

          Il Ponte sullo Stretto di Messina è quanto di più inutile e balordo si sia mai potuto prospettare. Economicamente insostenibile ed inutile, ma voluto da tantissimi, perchè le ricadute lavorative ed imprenditoriali sarebbero importanti.

          Il discorso che faccio io sulla patrimoniale (che poi, rimanga fra noi, per me sarebbe una zappa sui piedi clamorosa) lo faccio solo perchè la situazione è "straordinaria". Mi sembra chiaro che in condizioni di normalità il recupero di buona parte dell'evasione fiscale, il taglio di alcuni costi e privilegi, delle importanti liberalizzazioni che arricchiscano il cittadino lo snellimento della macchina pubblica ed anche la privatizzazione di alcuni enti statali (ma quando il mercato si sarà ripreso, non certo adesso) sono cose sufficienti per mettere in ordine i nostri conti e per ridurre anche le tasse su cittadini ed imprese (che sono poi la spina dorsale produttiva del Paese).

          Purtroppo adesso non siamo in una situazione ordinaria.
          Mi sa che continuiamo a buttare soldi pubblici da più di 10 anni in una fantomatica società "ponte sullo stretto" (mi pare si chiami così ma non ne sono certo) solo per pubblicizzare il ponte, oltre a quanto speso in studi, progetti preliminari e definitivi..



            ziofrank1974

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            « Risposta #185 il: Settembre 30, 2011, 11:07:16 am »
            Per tornare IT, ho letto quasi tutti i post di Diedorf e zioFrank, ne deduco che se uniamo le loro idee recuperiamo il debito pubblico in meno di un mese ....

            Ora non sto qui ad elencarle tutte ma sia l'uno che l'altro, benchè si becchino, hanno ragione su molte cose ...

            Comunque per dirne una anche io ... qualcuno ha mai pensato a quanti soldi entrano nelle casse dello Stato già adesso, con la tassazione di ora e con tutta l'evasione oggi esistente?

            Qualcuno ha parlato degli sprechi che vengono fatti con i nostri soldi?

            Porto solo un paio di esempi ... viaggiando in Abruzzo con mia enorme sorpresa mi trovo di fronte l'Università di Pesche (Ch, credo), allora mi chiedo, ma che cazzo ci fa un'Università a Pesche, in Abruzzo, tenendo presente che già Pescara ha la sua Università e ce ne sta una anche a Vasto (Ch), chi paga i soldi per la gestione di queste Università?

            Vogliamo parlare delle varie strutture tipo Ospedali che vengono cominciate e poi non vengono finite?
            Vogliamo parlare di sopraelevate che si bloccano per calcoli sbagliati dagli ingegneri?

            Basterebbe guardare Striscia la notizia per capire quanti soldi lo Stato italiano butta via in opere incompiute. Quanti politici si sono mangiati i nostri soldi?
            Se quei soldi fossero stati spesi correttamente, ci troveremmo in questa situazione oggi?

            E poi lo andiamo trovando dalla patrimoniale o dall'aumento delle tasse ...

            PS Forse chi non fuma non lo sa, ma le sigarette sono aumentate di altri 20 centesimi, in un anno credo che siamo arrivati a 50 centesimi ... questo al paese mio significa rubare!!!!

            Nick, sapessi quante volte sto cercando di far capire che i due modi di vedere anzichè essere continuamente contrapposti, andrebbero invece uniti......va bene il rigore (andrebbe fatta la riforma delle pensioni oppure trovato un modo per privatizzare in parte l'INPS lasciando il controllo statale al 51%), ma non è più possibile che a pagare siano sempre i soliti.....l'errore che Diedorf fa è quello di continuare a ritenere che tutte le imprese e tutte le famiglie appartengano alla categoria "furbetti del quartiere", quando invece non è più possibile che in una situazione così drammatica dove ricordo l'Euro è ad un passo dal baratro checchè ne dica la Merkel, ci siano lobby come quella dei petrolieri (il petrolio si è attestato attorno agli 85 $ al barile, ma se andiamo a fare rifornimento in una pompa vediamo che la benzina costa almeno 1,60 Euro al litro!) e dei banchieri (gli spread sono aumentati con un salasso medio per famiglia che si aggira attorno ai 500-600 Euro l'anno!!!!) che continuano a fare il bello ed il cattivo tempo.......ed oltre a loro ci sono tantissime altre caste che non vogliono mollare di un millimetro le proprie posizioni di privilegio (una delle pochissime cose buone di questo governo - l'istituto della mediazione civile che avrebbe dovuto far rifiatare i tribunali, togliendo loro la zavorra dei processi civili che sono un'enormità e che presentano costi e tempi esorbitanti, è stata ridimensionata dalla casta degli avvocati, e questo solo per fare un esempio fra i tanti.....), compresa naturalmente quella dei nostri politicanti incapaci ed inetti che non smuovono il proprio culo dalle poltrone, percependo un'indennità e dei privilegi insopportabili ed insostenibili per la collettività!!!! E' questo quello che contesto, tanto più che se continuiamo ad andare avanti di questo passo, lo Stato aumentando ancora la già pesantissima pressione fiscale, provocherà un crollo dei consumi ed a lungo andare anche una riduzione del gettito, visto che i redditi di molte imprese o saranno ridotti all'osso, o non ci saranno proprio visto che molte di esse potrebbero produrre in perdita o addirittura saranno costrette a chiudere bottega. Non è possibile fare attualmente una stima su quello che sarà il "costo" di questa manovra, ma và da sè che se facciamo la somma fra l'aumento dei prezzi causato dall'impennata del petrolio (classico caso di inflazione da costi), incremento dei tassi di interesse e spread da parte delle banche che andrà inevitabilmente a ripercuotersi su lavoratori, pensionati e piccole e medie imprese (ovvero la spina dorsale del nostro sistema produttivo), ed infine tagli dissennati ed aumento delle tasse, pur non avendo in mano delle cifre è chiaro che la crescita sarà, nella migliore delle ipotesi, praticamente pari a 0 (e lasciamo stare anche il fatto che non è il PIL il misuratore ideale, ma questo è un altro discorso) e che non possono esserci spiragli positivi. Non è nè demagogia, nè populismo.......e mi sembra che anche Barack Obama al di là dell'Oceano se ne sia reso conto che non è possibile chiedere solo sacrifici ai cittadini, senza dare loro un barlume di speranza nel superamento della crisi......
            In merito alla porcata del ponte sullo Stretto, dovrebbe essere indetto un referendum per Calabria e Sicilia in cui gli abitanti di quelle due regioni che beneficierebbero dell'opera decidano su cosa è meglio fare.....personalmente, la ritengo un'opera inutile per tante ragioni. In primo luogo, il ponte si troverebbe in una zona ad altissimo rischio sismico (ricordo che nel 1908 uno spaventoso terremoto rase al suolo Reggio Calabria, con uno tsunami che spazzò via tutto) con conseguenze inimmaginabili in caso di forte sisma.....per non parlare poi dei soldi che si sprecherebbero e che farebbero la gioia di mafia e 'ndrangheta che non aspettano altro che mettere le mani su questa gallina dalle uova d'oro e dulcis in fundo, le infrastrutture da paese del quarto mondo che ci sono in Calabria e Sicilia, dove molte vie di comunicazione (compresi i nodi ferroviari) sono ridotte al rango di autentiche mulattiere......una decina di anni fa mi capitò di prendere un treno a Sibari e non potrò mai dimenticare che i treni (incredibile, ma vero!!!!) circolavano su un unico binario!!!! Spero che le cose siano cambiate, ma ho ragione di dubitarne visto che la SS 106 Jonica per quel che ne so è sempre rimasta la solita vergogna......e questo senza naturalmente voler parlare dell'autostrada A3 che è ancora più croce che delizia per gli automobilisti che per lavoro o svago vogliono attraversare la Calabria.....
            « Ultima modifica: Settembre 30, 2011, 11:10:13 am da ziofrank1974 »

              Offline Diedorf

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              « Risposta #186 il: Settembre 30, 2011, 11:27:40 am »
              Gli spread per le famiglie sono alti? Vero. Anche per le imprese sono molto elevati.

              Per alcuni clienti (naturalmente imprese) lo spread che stiamo ottenendo è fra il 5% ed il 6% (dipende dalla solidità del richiedente).

              Però vediamo il risvolto della medaglia. Se domani Pincopallino va in banca dal suo direttore e dice di avere 100.000 euro sul libretto postale ed è disposto a trasferirli con un contratto comunque di liquidità gli danno il 4% netto.

              Le banche sono in enormi difficoltà. Non possono essere viste come il male di tutto, anche perchè se le cose vanno bene ci guadagnano, ma quando vanno male sono le prime a rischiare. Il mito della banca che non può fallire è, appunto, solo un mito.
              Oggi la paura per la Grecia e per tutto il resto è legato alle banche. Le borse europee hanno perso il 30%-40%  in due mesi perchè si teme che le banche possano fallire. Economia e finanza sono legate, se uno le vede in maniera separata, per me, compie un grosso errore.

                Online NikGerace

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                « Risposta #187 il: Settembre 30, 2011, 12:29:24 pm »
                Concordo in tutto con ziofrank1974, tolto il fatto che il terremoto con tsunami del 1908 fu a Messina ...  :asd:

                A Diedorf, che comunque dice cose esatte, vorrei dire che lui parla troppo da "competente della materia", questo è il punto.
                Io cerco di esprimere le mie opinioni, è vero da ignorante in materia economica, ma da esperienze di vita vissuta ...
                ad esempio, fino a 10 anni fa mi toccava fare le file il sabato sera per entrare in un ristorante, oggi entro, mangio e faccio due chiacchiere con gli amici, il tutto in poco più di un'oretta ... significherà qualcosa tutto questo?

                Voglio dire, che se i soldi non girano, anche l'economia non gira ... l'euro ci ha affossati definitivamente perchè mentre prima con 25 mila lire mangiavi bene in un buon ristorante, oggi con meno di 25 euro non vai da nessuna parte, e sono le 50 mila lire di una volta ... ossia una decina di anni fa ... e non credo sia tutta colpa dell'inflazione.
                Ora io non so se con la lira sarebbe stato peggio, però di sicuro le cose così non vanno ...

                Per tornare al nocciolo della questione, io sono contrario ad ulteriori tassazioni per un semplice motivo, perchè credo che il problema fondamentale non sta nei soldi che arrivano nelle casse dello Stato, ma nel come vengono spesi ... gli esempi potrebbero essere innumerevoli ed io in un post precedente ne ho illustrati un paio

                Se a questo aggiungiamo anche gli aumenti ingiustificati dei prezzi (praticamente raddoppiati a fronte di uno stipendio rimasto inalterato) per i beni di prima necessità, ma anche e soprattutto per tutto ciò che rappresenta dei semplici momenti di svago e di distrazione come una cena al ristorante o una partita allo stadio ... il quadro è completo.
                Va da se che il pane bisogna comprarlo, ma al ristorante si può anche evitare di andare a mangiare, quindi ne deriva il blocco dell'economia ...

                La soluzione a tutto ciò? E chi lo sa ... non sempre c'è rimedio agli errori del passato

                FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

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                  ziofrank1974

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                  « Risposta #188 il: Settembre 30, 2011, 13:02:22 pm »
                  @ Diedorf

                  Non sono solo le banche che secondo me dovrebbero ridimensionare un attimino le proprie pretese, ma come avrai potuto leggere anche petrolieri, speculatori, Vaticano e tantissime altre caste presenti nel nostro territorio, compresa quella dei politici......se chiedi (faccio un esempio, che va preso come tale) a tutti questi soggetti una decina di miliardi l'anno e li moltiplichi per 30 o 40 anni hai ciò che manca per essere in pareggio......Vanno bene, ripeto, i sacrifici ma converrai con me che così come li faccio io che guadagno 1.000 Euro al mese con un contratto da precario, li deve fare pure il manager che si porta a casa mezzo miliardo di Euro l'anno, stipendiato magari da Enti come l'INPS o le FF.SS. che in cambio ci regalano servizi da terzo mondo a costi a dir poco esorbitanti, sia per le nostre tasche che per il Bilancio dello Stato.....Poi lotta senza quartiere all'evasione fiscale (sono per l'abbassamento delle aliquote con modalità tutte ovviamente da studiare) sia per dare respiro ai consumi, sia anche per togliere l'alibi "morale" a chi evade in maniera delinquenziale e criminale, adducendo la scusa che qui si paga troppo....non c'è una prova che possa confermare o smentire ciò, ma secondo me bisognerebbe provare per un certo periodo di tempo a dimezzare la pressione fiscale ed a togliere quella serie di tributi (ancora oggi paghiamo la guerra in Abissinia su ogni litro di benzina!!!) che sono un ostacolo per la crescita......pochi scaglioni tariffari, con tassazione che parte dal 10% per i redditi più bassi per poi arrivare progressivamente sino al 40% per chi guadagna oltre 200.000 Euro netti l'anno.....naturalmente, è solo un esempio che andrebbe verificato bene.....ma credo renda l'idea di come potrebbe essere rimodellato il sistema fiscale in maniera semplice e razionale.

                  @Nikgerace
                  L'Euro ha praticamente dimezzato il nostro potere di acquisto......è verissimo, prima con 25.000 lire potevi permettere anche di pranzare per 3 (da Michele pizza e bibita costavano 7.000 lire e se avevo voglia andavo pure a prendermi un caffè a Piazza del Plebiscito con 1.000 lire)......oggi invece con 25 Euro, a stento riesci a mangiare da solo......il problema è che si sapeva che andava a finire così, perchè per poter davvero funzionare la moneta unica, era necessario che i principali indicatori economici fossero omogenei per tutta l'area in cui questa valuta doveva poi circolare.....ed invece, notiamo che i differenziali di inflazione, PIL, disoccupazione e debito pubblico sono profondamente diversi da paese a paese.....morale della favola: l'Euro adesso sta per fallire......Nel nostro paese, poi, c'è la colpevolezza evidente di un'intera classe politica, sia di sinistra che di destra. La prima perchè ha voluto a tutti i costi aderire all'Euro nel 1999, sapendo benissimo che non c'erano le condizioni (ricordo anche che nel nostro Paese, già si viaggia a due velocità differenti visto che fra Nord e Sud c'è un abisso, e questo senza che nessuno possa permettersi di definirmi filoborbonico......) e che sarebbe stata autentica macelleria sociale, visto che i percettori di redditi fissi (lavoratori e pensionati) si sono visti erodere paurosamente il proprio potere di acquisto. Di questo, ringraziamo sentitamente "Mortadella" Prodi che è stato uno degli artefici di quest'operazione spregiudicata e pericolosa. La destra invece non ha saputo, nè voluto attuare un sistema di controlli per evitare che i prezzi lievitassero alle stelle e quasi raddoppiassero.......l'effetto tipicamente inflattivo, stavolta, però non è stato attutito da un sistema di ammortizzazione sociale come poteva essere nel passato la "scala mobile" e che giustamente è stata abolita visto che l'inflazione era diventata galoppante......le responsabilità degli esecutivi berlusconiani sono lampanti e gravissime, visto che nulla è stato fatto contro chi si è arricchito in maniera indegna e spudorata, approfittando della mancanza di controlli......Adesso siamo nella merda fino al collo.......e se da più parti, inizia a ventilarsi l'ipotesi di una nostra uscita dall'Euro dopo la Grecia (voglio proprio vedere se Atene riuscirà a far fronte ai propri impegni, ma i miei dubbi continuo ad averli) allora vuol dire che due sono le cose: o l'Euro crolla perchè dopo la Grecia e l'Italia, a ruota seguiranno poi Spagna e Portogallo e quindi l'effetto domino provocherà il collassamento della moneta unica, oppure sarà necessario considerare l'ipotesi di adottare due aree valutarie. Una legata ai paesi più forti che potremo chiamare "Euro 1" (Francia e Germania), in cui i parametri di Maastricht potranno ancora tutto sommato essere applicati ed un'altra (Euro 2) per quei paesi come quelli dell'area del Mediterraneo, dove il rispetto di quelle condizioni che originariamente hanno dato vita alla moneta unica, non sono applicabili per tante ragioni......ivi naturalmente compreso il pesantissimo debito pubblico, la cui sistemazione andrebbe effettuata nel segno del rigore, dei sacrifici ma anche dell'adozione di misure che servano alla crescita.......Perchè se non circola il denaro, l'economia non si riprende.....ed a nulla potrà valere l'inasprimento fiscale se non a far ridurre drasticamente i consumi ed a lungo andare anche ad avere un gettito fiscale più basso......questa è la mia opinione.......

                    Offline Diedorf

                    • Degustatore di ananassi
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                    « Risposta #189 il: Settembre 30, 2011, 14:11:07 pm »
                    Concordo con ciò che dice Nick, direi anzi che il dirigente debba farne anche di più di sacrifici, perchè rispetto al precario che prende 1000 euro netti ha più possibilità di contribuire al risanamento dei conti, ciò che però mi preme dire è che le varie operazioni non possono essere fatte col macete, bisogna farle col bisturi, non so se mi spiego.

                    Gettare il bambino con l'acqua sporca sarebbe peggio ancora del lasciare la situazione così com'è. Se metti un tetto basso ai dirigenti statali quante capre dovranno diventare dirigenti e gente valida andare in altre imprese? Parliamoci chiaro. Se l'ente pubblico offre ad uno bravo 100.000 euro l'anno (diciamo che è il suo tetto massimo imposto per legge) e ci sono 5 imprese che offrono molto di più alla fine il pubblico prenderà gente poco valida e non sarà competitiva. Questo è solo un esempio.

                    Sull'euro mi trovo completamente in disaccordo. L'Euro è la moneta più forte del globo e l'Europa è molto meno malata, come fondamentali economici, di Giappone e USA. Quello che ci frega è che un'Irlanda di turno possa dire di no alla costituzione europea o la Finlandia richieda collaterali per salvare la Grecia. Negli USA Obama decide ed il congresso sostiene o meno. Da noi ci sono una miriade di stati che deve decidere, con formule legislative diverse e con interessi contrastanti. Per poter competere a lungo termine una moneta unica era ed è indispensabile ed è fondamentale rilanciare.

                    Capisco che ciascuno di noi abbia un'idea dell'economia in base al proprio vissuto, ma la percezione del valore del denaro o la vedi con i numeri si sbaglia, c'è poco da fare. La memoria è selettiva ed il decorso del tempo non viene considerato o viene considerato in maniera errata. Purtroppo quando lo spiego a quelli che mi stanno vicino tutti dicono le stesse cose, cioè quelle di nikgerace e ziofrank1974, poi caccio dalla libreria il volume dell'ISTAT dal titolo "Il valore della moneta dal 1861 al 2003" e tutti restano senza parole. Si stava molto peggio prima, dal punto di vista monetario, solo che pochi lo ricordano. Facciamo con l'euro la stessa cosa che i tedeschi fecero con gli ebrei. Le cose vanno male, allora la colpa deve essere del "Diverso". Il diverso, economicamente e nel nostro caso, è l'euro.

                    Ricordo che la lira l'avevamo nel 2001, oggi è il 2011, sono passati dieci anni.
                    Gurdatevi cosa accadeva ai prezzi in 10 anni negli anni '60 '70 ed '80 e poi ne riparliamo.
                    Citare i dati è inutile e mi fa perdere tempo, chi vuole veramente informarsi ha gli strumenti (ho dati il riferimento statistico preciso), altrimenti possiamo continuare con la solita storia sull'euro e sull'inflazione dovuta al suo arrivo.

                    Diamo la colpa all'euro, ma i ristoranti negli anni '80 e '90 erano pieni perchè dal 60% del debito pubblico/PIL  siamo passati al 120%.
                    Qualcuno pensa che quei soldi non siano caduti anche nelle tasche di tutti gli italiani? La scala mobile, le baby pensioni, l'assistenzialismo erano a livelli spaventosi ed il meridione ha attinto a piene  mani. Oggi tutti piangono miseria rimpiangendo quel periodo, ma noi, così come la Grecia abbiamo semplicemente vissuto una vita migliore di quella che potevamo permetterci. E' questa semplice constatazione che non ci va giù. Dovevamo vivere ad un livello più basso, invece spendevamo e spandevamo (e continuiamo a farlo, da quello che dicono vari indicatori).
                    Il calo dei consumi c'è, lo vediamo tutti, ma non è minimimamente proporzionale alla situazione di disastro sociale che ascoltiamo tutti i giorni.
                    Si piange miseria in maniera incredibile, ma diciamo anche che oggi ci sono alcuni costi in più che prima non esistevano. Quasi 5 milioni di contratti sky (più quelli MP), il telefonino che prima non c'era ed oggi lo tengono praticamente tutti (e vedo un tasso di turnover spaventoso).
                    Per non parlare delle vacanze. E' vero che una volta si faceva un mese di vacanza. Ma si fittava una casa per un mese e si stava con tutta la famiglia, oggi si esplorano nuove mete e tantissime persone effettuano short break di tempo limitato ma di costo superiore (500 euro a Praga, 500 euro a Lisbona etc.). La società è cambiata ed oggi si consuma anche in maniera diversa.
                    Negli anni 80 i ristoranti erano pieni? Vero, più di adesso. Ma c'erano anche tutti gli svaghi alternativi di oggi? Negli anni '80 la maggior parte delle famiglie o andava al ristorante o si stava a casa, le occasioni di consumo e di sfruttamento del tempo libero erano completamente diverse.

                    Ultima nota.
                    I consumi sono calati, il reddito anche, ma la propensione al risparmio molto di più dei primi due. Le nuove generazioni sono più cicale di quelle precedenti. E' un cambiamento culturale, non è positivo, ma non è imputabile al fatto che siamo più poveri (anche se in parte è vero).
                    Il telefonino, il pc, la ricarica, il pub, la discoteca, la vineria, il caffè al bar, la colazione fuori e tutte ste minchiate una volta, soprattutto in provincia, non c'erano e non erano neppure pensabili

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                      « Risposta #190 il: Settembre 30, 2011, 14:26:41 pm »
                      diedorf c'e un topic dove sarebbe interessante sentire la "tua"...vedi la "la monet di hitler" in cospirazione e misteri  :-i
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                        Offline Lucab75

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                        « Risposta #191 il: Settembre 30, 2011, 15:26:35 pm »
                        @ Diedorf

                        Sappiamo come è andata con l'Argentina. Da un giorno all'altro, senza alcun preavviso, andavi in banca e non potevi più ritirare niente dei TUOI soldi. Secondo te, come ci si protegge (se è possibile) da una possobilità del genere, facendo tesoro delle esperienze altrui? Si torna al caro vecchio materasso ritirando quel poco che si ha da parte? E se sì, siamo già al tempo di farlo?

                          Offline Diedorf

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                          « Risposta #192 il: Settembre 30, 2011, 16:18:53 pm »
                          Lo sanno anche in Grecia, basta vedere i flussi bancari he vedono enormi quantità di denaro migrare all'estero (peggiorando la situazione).

                          Sinceramente, in questo momento, ci vorrebbe la palla di cristallo per sapere la fine della storia.
                          Personalmente sono ottimista, perchè i sistemi economici dell'euro sono troppo legati fra loro e, nonostante quello che si possa avvertire, l'Europa ha tenuto meglio di altre zone avanzate del mondo.

                          Capiamoci. Il capitalismo ed il liberismo (alla Regan) fanno schifo e non possono far altro che impoverire masse di persone ed arricchirne altre, polarizzando la ricchezza e, quindi, aumentando la conflittualità sociale, giocando in questo contesto in Europa abbiamo perso meno rispetto a quanto abbiano perso USA e Giappone. Inutile confrontarci con i nuovi giganti come Cina ed India. Supereranno tutti, ma ho anche due adozioni a distanza proprio con un Cinese ed un Indiano e questo deve far riflettere. Due nazioni 2,5 miliardi di persone. La ricchezza di alcuni significa l'estrema povertà di altri (se ci andate di persona, come mi è capitato, ne resterete molto colpiti).

                          Per me l'Europa può imparare moltissimo da questa lezione. La Gran Bretagna, che adesso si sente forte per non aver aderito all'Euro, e gli USA, ci danno lezioni, ma una zona Euro con un maggiore e migliore coordinamento fra stati e fra politiche economiche non può far altro che renderci forti. La Grecia è già fallita, ma è un simbolo. In Germania, quando ci vivevo, c'era la battuta sull'adesione della Grecia all'euro (c'erano ancora i marchi  quando vivevo in Baviera) ed alcuni sostenevano che una regione popolata e ricca quanto l'Assia (anche meno) non poteva dare problemi all'euro, e invece...
                          Bisogna salvare la Grecia (o farle fare un atterraggio morbido) perchè altrimenti rischiano anche altre nazioni, come noi, e noi siamo "too big to save". Noi ci dobbiamo salvare da soli.

                          Comunque i nostri fondamentali non sono così pessimi, solo che c'è sfiducia. Col cambio di governo avremmo già un miglioramento.

                            Online el schiatty napoletano

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                            « Risposta #193 il: Settembre 30, 2011, 16:22:15 pm »
                            Lo sanno anche in Grecia, basta vedere i flussi bancari he vedono enormi quantità di denaro migrare all'estero (peggiorando la situazione).

                            Sinceramente, in questo momento, ci vorrebbe la palla di cristallo per sapere la fine della storia.
                            Personalmente sono ottimista, perchè i sistemi economici dell'euro sono troppo legati fra loro e, nonostante quello che si possa avvertire, l'Europa ha tenuto meglio di altre zone avanzate del mondo.

                            Capiamoci. Il capitalismo ed il liberismo (alla Regan) fanno schifo e non possono far altro che impoverire masse di persone ed arricchirne altre, polarizzando la ricchezza e, quindi, aumentando la conflittualità sociale, giocando in questo contesto in Europa abbiamo perso meno rispetto a quanto abbiano perso USA e Giappone. Inutile confrontarci con i nuovi giganti come Cina ed India. Supereranno tutti, ma ho anche due adozioni a distanza proprio con un Cinese ed un Indiano e questo deve far riflettere. Due nazioni 2,5 miliardi di persone. La ricchezza di alcuni significa l'estrema povertà di altri (se ci andate di persona, come mi è capitato, ne resterete molto colpiti).

                            Per me l'Europa può imparare moltissimo da questa lezione. La Gran Bretagna, che adesso si sente forte per non aver aderito all'Euro, e gli USA, ci danno lezioni, ma una zona Euro con un maggiore e migliore coordinamento fra stati e fra politiche economiche non può far altro che renderci forti. La Grecia è già fallita, ma è un simbolo. In Germania, quando ci vivevo, c'era la battuta sull'adesione della Grecia all'euro (c'erano ancora i marchi  quando vivevo in Baviera) ed alcuni sostenevano che una regione popolata e ricca quanto l'Assia (anche meno) non poteva dare problemi all'euro, e invece...
                            Bisogna salvare la Grecia (o farle fare un atterraggio morbido) perchè altrimenti rischiano anche altre nazioni, come noi, e noi siamo "too big to save". Noi ci dobbiamo salvare da soli.

                            Comunque i nostri fondamentali non sono così pessimi, solo che c'è sfiducia. Col cambio di governo avremmo già un miglioramento.

                            vabbè diedorf dici che vuoi  avere 2 piccoli geni in matematica e informatica,di cui uno perfettamente anglofono per andare all'attacco del mercato delle 2 potente mondiali del futuro  :asd: :asd:

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                              « Risposta #194 il: Settembre 30, 2011, 23:53:49 pm »
                              Si ritorna a commentare dopo un paio di giorni in cui tutto taceva...è una buona cosa. Vorrei chiedere a Diedorf  cosa pensa dell'apertura di Confindustria sulla Patrimoniale..



                                 

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