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Topic: Imprenditore VS dipendente  (Letto 15766 volte)

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Online chughino

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« Risposta #210 il: Febbraio 04, 2023, 13:29:54 pm »
Passerei da un colosso che fattura 700 M€ a un gruppo da circa 80-90 M€. Io sarei uno degli ingressi per provare a crescere (mi considerano un Senior su cui affidare un percorso di crescita)

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Ok ma 80/90 mln vuol dire che la società è comunque valida.
Il pensa a tutti i progettisti e meccanici che si spostavano da Fiat Lancia o Alfa per andare in Ferrari o Lamborghini quando ancora non erano nessuno.
Magari effettivamente l' azienda cresce, ma la cosa bella è che dove stai adesso potrebbe andare male negli stabilimenti dove c'eri tu, è chiederti di tornare a condizioni nettamente superiori.

    Offline il famoso signor Kvara

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    « Risposta #211 il: Febbraio 04, 2023, 15:54:25 pm »
    Buongiorno a tutti.
    Dilemma psicologico.
    Premessa:
    Sono un dirigente di industria e attualmente lavoro in una affermata multinazionale che però ha lo stabilimento che gestisco a circa 150km da casa. In pratica sto tutta la settimana lontano dalla famiglia. Fin qui tutto ok (o quasi). Il fatto è che questo tipo di lavoro mi sta mentalmente affaticando e logorando. Le responsabilità (anche penali, sicurezza sul lavoro, etc...) sono pesanti e ho l'impressione che sto andando in burnout. In sintesi grossa e solida azienda con quartier generale a 1000 km di distanza e gestione dello stabilimento del sud Italia del tipo "sò kazzi tuoi e te la devi smazzare tu".
    Ora, ho avuto una bella opportunità per cambiare settore e azienda. Un medio gruppo industriale campano mi ha fatto una bella proposta per gestire uno stabilimento a 30 km da casa. Quindi tornare tutte le sere a casa e dare una sterzata a tutta la mia vita professionale e privata.
    Quello che mi frena (mi spaventa) è lasciare un colosso solido e avventurarmi in un gruppo buono ma non paragonabile a dove sono ora.
    Insomma mi manca il coraggio di fare il salto pur vivendo una situazione attuale di quasi burnout.
    Da dire che dove sono ora sono molto apprezzato e questi della proposta nuova stanno facendo un grosso pressing per avermi da loro mettendo sul piatto anche un incremento di RAL del 10% circa.
    Aiuto! Che devo fare?

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    Io sto entrando sempre più nell'ottica che bisogna lavorare per vivere, non vivere per lavorare.
    Una volta che stabilisci il reddito minimo per poter vivere dignitosamente, fottitene del resto e scegli una strada che ti renda felice, sereno e di poter dedicare tempo libero agli hobby e alla famiglia.
    Tu che puoi scegliere fallo.
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      Online LAGRANGIA

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      « Risposta #212 il: Febbraio 04, 2023, 21:17:29 pm »
      Scelta molto difficile. Sul burnout oggi che dire, forse ci sono passato anche io, e nell'industria ormai sta diventando una costante nei ruoli di responsabilità.

      Ti auguro il meglio  :birra:
      "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

      "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

      "Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

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        « Risposta #213 il: Febbraio 04, 2023, 22:54:26 pm »
        Secondo me la scelta l hai già fatta però ancora non ne sei consapevole.
        Siamo bestie abitudinarie e quando dobbiamo affrontare un cambio il corpo reagisce cercando di mantenere lo status quo: iniziano i dubbi.

        Pensa, ma probabilmente già ci hai pensato, a quanto tempo guadagneresti. Per me basta quello.

          Online chughino

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          « Risposta #214 il: Febbraio 05, 2023, 09:51:21 am »
          Scelta molto difficile. Sul burnout oggi che dire, forse ci sono passato anche io, e nell'industria ormai sta diventando una costante nei ruoli di responsabilità.

          Ti auguro il meglio  :birra:

          Ehhh per dire ho superato il Burnout da tempo, ormai vivo in uno stato di ansia e super lavoro costante, costantemente torchiato dal più classico degli imprenditori napoletani che non è in grado di espandere la propria azienda, ha una base formata da parenti ed affini che lo pagano con scadenze bibliche e lui gli fa' fatture no sense.
          Il classico imprenditore che ha i soldi di famiglia e perché non sa stare tranquillo ha un azienda.
          Mi sono fatto carico dell' azienda come unico tecnico per un anno e mezzo (comunque i clienti oltre la base li abbiamo e come hai capito, i problemi anche non nostri li dobbiamo risolvere noi, accollandoci tutto lo stress).
          Oggi ho un collega più giovane e più coglione di me (uno Yes men tra l'altro), io e il masto siamo in perenne litigo, perché a me non piace fare 9/10 ore di lavoro essere prennemente disponibile al telefono pure il sabato e la domenica, senza un minimo di straordinario, anzi qualche mese lo scorso anno mi ha pure pagato di meno.
          Non ho mai ricevuto una busta paga, sono inquadrato da tre anni a  6 ore settimanali (perché devi capire le tasse, cos, cos, che poi i contributi alla fine li pago io), ho firmato il mio contratto 2 mesi fa anche se sono in azienda regolare da novembre 2019, e a tempo indeterminato da giugno 2020.
          Ovviamente con aggressioni fisiche e verbali annesse, non ci paga neanche 3 euro di pranzo che dobbiamo portarcelo noi o andarlo a comprare (ho fatto molte giornate a digiuno perché io per principio non mi porto nulla).
          In tutto ciò mi ripete sempre che prima o poi me ne caccia (tra l'altro si deve operare ad una spalla perché è coglione se l' è rotta e ci ha giocato a tennis per un anno sopra, e vuole farsi la degenza in ufficio...3 mesi, sarà un inferno).

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            « Risposta #215 il: Febbraio 05, 2023, 10:22:06 am »
            Ehhh per dire ho superato il Burnout da tempo, ormai vivo in uno stato di ansia e super lavoro costante, costantemente torchiato dal più classico degli imprenditori napoletani che non è in grado di espandere la propria azienda, ha una base formata da parenti ed affini che lo pagano con scadenze bibliche e lui gli fa' fatture no sense.
            Il classico imprenditore che ha i soldi di famiglia e perché non sa stare tranquillo ha un azienda.
            Mi sono fatto carico dell' azienda come unico tecnico per un anno e mezzo (comunque i clienti oltre la base li abbiamo e come hai capito, i problemi anche non nostri li dobbiamo risolvere noi, accollandoci tutto lo stress).
            Oggi ho un collega più giovane e più coglione di me (uno Yes men tra l'altro), io e il masto siamo in perenne litigo, perché a me non piace fare 9/10 ore di lavoro essere prennemente disponibile al telefono pure il sabato e la domenica, senza un minimo di straordinario, anzi qualche mese lo scorso anno mi ha pure pagato di meno.
            Non ho mai ricevuto una busta paga, sono inquadrato da tre anni a  6 ore settimanali (perché devi capire le tasse, cos, cos, che poi i contributi alla fine li pago io), ho firmato il mio contratto 2 mesi fa anche se sono in azienda regolare da novembre 2019, e a tempo indeterminato da giugno 2020.
            Ovviamente con aggressioni fisiche e verbali annesse, non ci paga neanche 3 euro di pranzo che dobbiamo portarcelo noi o andarlo a comprare (ho fatto molte giornate a digiuno perché io per principio non mi porto nulla).
            In tutto ciò mi ripete sempre che prima o poi me ne caccia (tra l'altro si deve operare ad una spalla perché è coglione se l' è rotta e ci ha giocato a tennis per un anno sopra, e vuole farsi la degenza in ufficio...3 mesi, sarà un inferno).
            Ecco vedi.
            Questo è proprio quello che più temo. Ora sono in burnout (o quasi burnout, non so definirlo il confine tra il quasi o il dentro) ma quello che più temo è proprio il finire dalla padella alla brace. Almeno qui, nella multinazionale dove sto, sono abbastanza coperto da tutti i diritti del CCNL dirigenti. Lì, nella nuova società, non lo so che aria tira. Purtroppo ho provato ad indagare attraverso la mia rete di conoscenze ma non sono riuscito a prendere info.
            Mannaggia...

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              « Risposta #216 il: Febbraio 05, 2023, 10:56:13 am »
              Ecco vedi.
              Questo è proprio quello che più temo. Ora sono in burnout (o quasi burnout, non so definirlo il confine tra il quasi o il dentro) ma quello che più temo è proprio il finire dalla padella alla brace. Almeno qui, nella multinazionale dove sto, sono abbastanza coperto da tutti i diritti del CCNL dirigenti. Lì, nella nuova società, non lo so che aria tira. Purtroppo ho provato ad indagare attraverso la mia rete di conoscenze ma non sono riuscito a prendere info.
              Mannaggia...

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              Paura comprensibile, però è pur vero che non è detto vada peggio.
              La copertura di un contratto nazionale è un ottima cosa però se te la vogliono far passare male hanno la possibilità perché gli avvocati li hanno.
              Comunque in generale un azienda da tre dipendenti come la nostra è totalmente diversa da un azienda da 60 o più impiegati.
              Definire il Burnout è complesso, perché c'è anche chi vive per lavorare, è non sente minimamente il peso di ciò che noi proviamo.
              Comunque un medico del lavoro può capire facilmente in che stato sei.
              Ti racconto un aneddoto così come lo è stato raccontato a me, non spaventarti ma tieni presente gli spunti che possono servirti.
              Qualche sera fa il mio istruttore di arti marziali (che ben inteso è un amico),  tornò dopo una settimana di fermo per problemi di salute.
              Tutto regolare (a parte che il problema preso in tempo poteva essere potenzialmente dannosi), ci disse che aveva incontrato un suo vecchio collega di lavoro.
              Tale collega gli aveva fatto da mentore essendo più anziano del mio amico (lavorano alla viabilità della provincia), il mio amico è una manciata di anni più grande di me, sta facendo concorsi interni per scalare posizioni in più deve provvedere a casa e famiglia con la moglie, quindi è impegnatissimo.
              Bene questo mio amico come detto incontra questo collega più anziano (che all' epoca di quando lavoravano insieme era vice dirigente), stenta a riconoscerlo, perché per vicessitudini personali e super lavoro, ha avuto un crollo totale.
              Ovviamente è stato retrocesso di parecchio rispetto alla posizione che occupava, in famiglia ha avuto problemi, il che si sono ripercossi sia fisicamente che psicologicamente sulla persona.
              Quest' ultimo gli fa al mio amico "ma tu corri ancora (corri nella vita ovviamente non come hobby)!?" Aggiunge sapendo la risposta, "Finisci la tue cose e fermati, altrimenti rischi di fare la mia fine".
              Quindi direi che è importante sapersi fermare e valutare, magari le cose non accadono nell'immediato, ma una strada che ci può sembrare incerta e nebbiosa può rivelarsi migliore.
              Nel caso ci si trovi male si può sempre provare altro, ma la vita la nostra salute è una.
              Ovviamente a me personalmente lo stato lavorativo, in cui verso non mi piace, per motivi economici al momento non posso cambiare a meno di una proposta valida come può essere la tua.
              Ma appena possibile scappo via pure sé devo rimanere con la Naspi per un periodo indefinito (e considera che io farei più fatica di te a trovare, non ostante ormai abbia un curriculum valido).

                Online Panda_Bellucore_Abraxas

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                « Risposta #217 il: Febbraio 05, 2023, 11:06:10 am »
                Ecco vedi.
                Questo è proprio quello che più temo. Ora sono in burnout (o quasi burnout, non so definirlo il confine tra il quasi o il dentro) ma quello che più temo è proprio il finire dalla padella alla brace. Almeno qui, nella multinazionale dove sto, sono abbastanza coperto da tutti i diritti del CCNL dirigenti. Lì, nella nuova società, non lo so che aria tira. Purtroppo ho provato ad indagare attraverso la mia rete di conoscenze ma non sono riuscito a prendere info.
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                Statti dove stai e impara a dire "sti cazzi". Io che ho aperto questo topic mi trovo nella tua stessa situazione e sto optando per questa soluzione.

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                  « Risposta #218 il: Febbraio 05, 2023, 11:14:12 am »
                  Statti dove stai e impara a dire "sti cazzi". Io che ho aperto questo topic mi trovo nella tua stessa situazione e sto optando per questa soluzione.

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                  Mentalità fallimentare che porta i lavoratori a dover sostenere situazioni inumane e imprenditori a potersene approfittare per pagare di meno e sfruttare

                  Purtroppo in Italia non c'è concorrenza lavorativa ed è anche questa una delle cause, ma dovremmo cominciare a pensarla diversamente per cambiare ste storture
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                    « Risposta #219 il: Febbraio 05, 2023, 11:17:05 am »
                    Un'altra cosa che vi condivido.
                    Per sfizio sono andato a raccontare questi stati di ansia tipici del burnout ad una psichiatra.
                    Oh niente in Italia se non arrivi a tagliarti le vene ti danno solo melatonina...è praticamente impossibile imbastire una causa contro sti fratelli del cazzo che si ritrovano imprenditori perché figli di sto cazzo nonché mariuoli.
                    "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

                    "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

                    "Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

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                      « Risposta #220 il: Febbraio 05, 2023, 11:17:12 am »
                      Mentalità fallimentare che porta i lavoratori a dover sostenere situazioni inumane e imprenditori a potersene approfittare per pagare di meno e sfruttare

                      Purtroppo in Italia non c'è concorrenza lavorativa ed è anche questa una delle cause, ma dovremmo cominciare a pensarla diversamente per cambiare ste storture
                      Non ho capito... Con chi ce l'hai?

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                        « Risposta #221 il: Febbraio 05, 2023, 11:17:49 am »
                        Non ho capito... Con chi ce l'hai?

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                        Con lo 'sticazzi' che hai consigliato (non con te)
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                          « Risposta #222 il: Febbraio 05, 2023, 11:19:12 am »
                          'Resta dove sei' è il peggior consiglio da dare, anche se purtroppo in Italia è una necessità
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                            « Risposta #223 il: Febbraio 05, 2023, 11:24:52 am »
                            Con lo 'sticazzi' che hai consigliato (non con te)
                            E secondo te invece uno dovrebbe farsi venire un infarto perché l'azienda vuole che controlli pure quanti peli sul culo tiene l'ultimo dipendente?

                            Ad un certo punto si lavora e si dà la giusta importanza alle cose che accadono. Questo significa sti cazzi. Perché se insegui le richieste del titolare te ne vai all' altro mondo.

                            Ci sono delle aziende dove la lamentela è di default.

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                              • Forza Napoli
                              • Squadra del cuore:
                              « Risposta #224 il: Febbraio 05, 2023, 11:29:55 am »
                              E secondo te invece uno dovrebbe farsi venire un infarto perché l'azienda vuole che controlli pure quanti peli sul culo tiene l'ultimo dipendente?

                              Ad un certo punto si lavora e si dà la giusta importanza alle cose che accadono. Questo significa sti cazzi. Perché se insegui le richieste del titolare te ne vai all' altro mondo.

                              Ci sono delle aziende dove la lamentela è di default.

                              Inviato dal mio IN2023 utilizzando Tapatalk

                              Nelle piccole aziende spesso funziona così

                              Però se non cambi non lo saprai mai, tu fai una presunzione, stai dicendo 'meglio che resto qui scontento ma facendo i cazzi miei piuttosto che rischiare di finire peggio'

                              Questo crea il cane che si morde la coda, il tuo capo attuale potrà continuare a ricattarti
                              Campioni d'Italia 2022-2023


                                 

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