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Topic: Tessera del tifoso [Topic ufficiale]  (Letto 148971 volte)

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Offline KingOfDarkness

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« Risposta #105 il: Agosto 29, 2011, 17:09:38 pm »
il divieto di accendere i fumogeni è antecedente la tessera del tifoso, come il divieto di portare tamburi, aste di bandiere e vaccate varie ... volevo anche aggiungere i tappi delle bottigliette, ma mi vergogno io al posto di chi ha preso il provvedimento ...

Diciamo che il problema serio è il DASPO facile, anche per chi magari scavalca da un settore all'altro, non tanto la tessera ... è li che si deve combattere .... quella degli Ultras è una lotta giusta ma con l'obiettivo sbagliato ...

PS ricordo le coreografie ai tempi di Maradona con fumogeni e fuochi pirotecnici da brivido, valevano il prezzo del biglietto ...

Capito. Io nn mi vergognerei se accendessi il fumogeno e il giorno dopo rischio il provvedimento.

Da brividi le coreografie ai tempi di Maradona, anke negli anni '90.
No alla Tessera del Tifoso!

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    « Risposta #106 il: Agosto 29, 2011, 17:19:25 pm »
    Capito. Io nn mi vergognerei se accendessi il fumogeno e il giorno dopo rischio il provvedimento.

    Da brividi le coreografie ai tempi di Maradona, anke negli anni '90.

    Oddio io non rischierei un provvedimento per accendere un fumogeno che tra l'altro da solo non fa coreografia ed è un fastidio per chi sta vicino ...

    Il problema fumogeni è che molti li accendono quando non serve a niente, magari durante la partita ... i provvedimenti restrittivi sono delle cazzate ma anche gli ultras non è che abbiano fatto molto per evitarli ... bastava un minimo di intelligenza nell'usarli ed il provvedimento si evitava ... ecco perchè a volte la colpa principale la do a loro

    Si anche gli anni 90 sono stati molti belli per quando riguarda il tifo napoletano ...
    FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

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      « Risposta #107 il: Agosto 29, 2011, 17:26:36 pm »
      diedorf ti spiego perchè secondo me non regge il paragone con la tessera del supermercato.
      io non ne faccio un problema di privacy,dico solo che un cittadino libero,con precedenti penali o no, in uno stato democratico deve poter fare quello che vuole nel rispetto degli altri,se a me mi gira di farmi un week-end a catania e mi voglio vedere catania-palermo perchè sono appassionato di calcio,al giorno d'oggi non posso farlo;nonostante sia italiano lavoratore,paghi le tasse e tutto.
      sarebbe molto più semplice fare una vera lotta al tifo violento,persino io so chi sono le mele marce del tifo napoletano da frequentatore quasi decennale della curva A,e ti garantisco che lo sanno pure gli sbirri.
      si sentono sempre le frasi della polizia "sono pochi cani sciolti,sappiamo chi sono,li abbiamo schedati"e allora perchè non li prendete e non rompete con ste trovate inutili,che sono solo marketing e non lo sanno nemmeno fare tra l'altro.

        Offline KingOfDarkness

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        « Risposta #108 il: Agosto 29, 2011, 17:59:46 pm »
        Oddio io non rischierei un provvedimento per accendere un fumogeno che tra l'altro da solo non fa coreografia ed è un fastidio per chi sta vicino ...

        Il problema fumogeni è che molti li accendono quando non serve a niente, magari durante la partita ... i provvedimenti restrittivi sono delle cazzate ma anche gli ultras non è che abbiano fatto molto per evitarli ... bastava un minimo di intelligenza nell'usarli ed il provvedimento si evitava ... ecco perchè a volte la colpa principale la do a loro

        Si anche gli anni 90 sono stati molti belli per quando riguarda il tifo napoletano ...

        "Ed è un fastidio per chi sta vicino",su questo sono d'accordo. Le persone estranee ai gruppi devono essere informati quando uno accende il fumogeno all'inizio della partita. Se dà fastido, si allontani per un attimo.
        A me piacciono i fumogeni ed i bengali, danno uno spettacolo.

        Anni 80-90, nostalgia di un calcio vero ora modernizzato e di un tifo sano martoriato
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          « Risposta #109 il: Agosto 29, 2011, 18:00:33 pm »
          diedorf ti spiego perchè secondo me non regge il paragone con la tessera del supermercato.
          io non ne faccio un problema di privacy,dico solo che un cittadino libero,con precedenti penali o no, in uno stato democratico deve poter fare quello che vuole nel rispetto degli altri,se a me mi gira di farmi un week-end a catania e mi voglio vedere catania-palermo perchè sono appassionato di calcio,al giorno d'oggi non posso farlo;nonostante sia italiano lavoratore,paghi le tasse e tutto.
          sarebbe molto più semplice fare una vera lotta al tifo violento,persino io so chi sono le mele marce del tifo napoletano da frequentatore quasi decennale della curva A,e ti garantisco che lo sanno pure gli sbirri.
          si sentono sempre le frasi della polizia "sono pochi cani sciolti,sappiamo chi sono,li abbiamo schedati"e allora perchè non li prendete e non rompete con ste trovate inutili,che sono solo marketing e non lo sanno nemmeno fare tra l'altro.

          Quoto
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            Offline Diedorf

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            « Risposta #110 il: Agosto 29, 2011, 18:12:53 pm »
            @ArchStanton

            Concordo che la tessera del tifoso non sia la soluzione del problema, ma ormai l'hanno fatta, che almeno la sfruttino a pieno.

            Anche io ero più contento in passato. Se mi girava la testa prendevo la macchina, il treno o l'aereo, mi vedevo la partita (in un settore dignitoso dove potre veder bene l'incontro) è tornavo a casa, adesso con la tessera la trasferta è più sicura (su questo c'è poco da fare), ma la partita la vedi in settori sfigati con visibilità pessima.

            Purtroppo i cani sciolti sappiamo quali sono, però l'imbecille di turno che per un'esultanza di rompe i coglioni lo trovi in qualsiasi stadio italiano e trovi anche quelli che lo giustificano perchè per loro se sei ospite dovresti statene a casa tua.

            Quello che voglio dire è che se anche in tribuna ti guardano storto, ti sputano addosso e ti rompono i coglioni se sei ospite, allora bisognerebbe fare il daspo quasi a tutti.

            Purtroppo ci manca la cultura dello sport, odio la Juve, ma gli Juventini sono persone come me (ultimamente magari un po' più frustrate), ma con le quali berrei una birra post partita commentando l'incontro.
            Il fatto che sia necessario separare le tifoserie come se fossero due branchi rivali di lupi è un qualcosa di animalesco e di poco comprensibile.
            Sia chiaro che nella civilissima Germania (dove ho vissuto per due anni) non è che ci fosse sempre grande amore fra le tifoserie, ma prima e dopo le partite del Bayern ho visto tante volte i tifosi dei due club bere insieme alla HofBrauhaus o all'Augstiner. Quello spirito non mi dispiaceva affatto.

            Ribadisco che la Tessera è una cagata (per lo scopo propagandato), può avere un'utilità se sviluppano il marketing connesso. Chiaramente hanno venduto un prodotto per quello che non è, ma visto che ormai c'è bisognerebbe ingegnarsi per capire come farla fruttare al meglio, anche perchè fare nuovamente retromarcia costa, anche solo in termini di tempo perso.

              Offline KingOfDarkness

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              « Risposta #111 il: Agosto 29, 2011, 18:24:37 pm »
              @ArchStanton

              Concordo che la tessera del tifoso non sia la soluzione del problema, ma ormai l'hanno fatta, che almeno la sfruttino a pieno.

              Anche io ero più contento in passato. Se mi girava la testa prendevo la macchina, il treno o l'aereo, mi vedevo la partita (in un settore dignitoso dove potre veder bene l'incontro) è tornavo a casa, adesso con la tessera la trasferta è più sicura (su questo c'è poco da fare), ma la partita la vedi in settori sfigati con visibilità pessima.

              Purtroppo i cani sciolti sappiamo quali sono, però l'imbecille di turno che per un'esultanza di rompe i coglioni lo trovi in qualsiasi stadio italiano e trovi anche quelli che lo giustificano perchè per loro se sei ospite dovresti statene a casa tua.

              Quello che voglio dire è che se anche in tribuna ti guardano storto, ti sputano addosso e ti rompono i coglioni se sei ospite, allora bisognerebbe fare il daspo quasi a tutti.

              Purtroppo ci manca la cultura dello sport, odio la Juve, ma gli Juventini sono persone come me (ultimamente magari un po' più frustrate), ma con le quali berrei una birra post partita commentando l'incontro.
              Il fatto che sia necessario separare le tifoserie come se fossero due branchi rivali di lupi è un qualcosa di animalesco e di poco comprensibile.
              Sia chiaro che nella civilissima Germania (dove ho vissuto per due anni) non è che ci fosse sempre grande amore fra le tifoserie, ma prima e dopo le partite del Bayern ho visto tante volte i tifosi dei due club bere insieme alla HofBrauhaus o all'Augstiner. Quello spirito non mi dispiaceva affatto.

              Ribadisco che la Tessera è una cagata (per lo scopo propagandato), può avere un'utilità se sviluppano il marketing connesso. Chiaramente hanno venduto un prodotto per quello che non è, ma visto che ormai c'è bisognerebbe ingegnarsi per capire come farla fruttare al meglio, anche perchè fare nuovamente retromarcia costa, anche solo in termini di tempo perso.

              E' questo il problema. Stadi obsoleti, quelli turchi sono più avanti rispetto a noi  :sbonk:

              Cmq, tu dici ke va bene la Tessera e io no, cioè non condivido ciò che dici ma ti rispetterò per sempre. 
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                « Risposta #112 il: Agosto 29, 2011, 22:56:10 pm »
                "Ed è un fastidio per chi sta vicino",su questo sono d'accordo. Le persone estranee ai gruppi devono essere informati quando uno accende il fumogeno all'inizio della partita. Se dà fastido, si allontani per un attimo.
                A me piacciono i fumogeni ed i bengali, danno uno spettacolo.

                Anni 80-90, nostalgia di un calcio vero ora modernizzato e di un tifo sano martoriato

                Ad inizio partita è ok, anzi io mi divertivo in mezzo ai fumogeni ma durante la partita no, danno solo fastidio ...

                quoto il grassetto tutta la vita ...
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                  « Risposta #113 il: Agosto 29, 2011, 23:05:52 pm »
                  La distinzione tra le tifoserie è necessaria, sia per ordine pubblico ma anche coreograficamente ... non puoi far partire i cori se i tifosi sono sparpagliati tra di loro, meglio tenerli tutti insieme ed ognuno canta per la sua squadra, ne giadagna lo spettacolo ....

                  Per il resto concordo che in Italia manca la cultura sportiva, ma non è una prerogativa delle curve ma di tutti i settori degli stadi, amici miei sono stati costretti a scappare dalla tribuna dopo il gol di Cavani a Genova, i nostri cronisti insultati ed aggrediti nella sala stampa dei vari stadi d'Italia, insomma ce n'è per tutti ... però io insisto che se chi aggredisce poi la fa franca ogni volta è chiaro che continuerò a farlo ... più che una tessera io preferirei qualche annetto di galera
                  FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

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                    « Risposta #114 il: Agosto 29, 2011, 23:11:32 pm »
                    La distinzione tra le tifoserie è necessaria, sia per ordine pubblico ma anche coreograficamente ... non puoi far partire i cori se i tifosi sono sparpagliati tra di loro, meglio tenerli tutti insieme ed ognuno canta per la sua squadra, ne giadagna lo spettacolo ....

                    Per il resto concordo che in Italia manca la cultura sportiva, ma non è una prerogativa delle curve ma di tutti i settori degli stadi, amici miei sono stati costretti a scappare dalla tribuna dopo il gol di Cavani a Genova, i nostri cronisti insultati ed aggrediti nella sala stampa dei vari stadi d'Italia, insomma ce n'è per tutti ... però io insisto che se chi aggredisce poi la fa franca ogni volta è chiaro che continuerò a farlo ... più che una tessera io preferirei qualche annetto di galera

                    1) Quoto tutto.

                    2) A Genova contro la Sampdoria? Stessa cosa identica a due napoletani cacciati dai bergamaschi sulla tribuna a Bergamo dopo il gol di Quagliarella contro Atalanta del 2010. Mi dispiace per i tuoi amici.
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                      « Risposta #115 il: Agosto 30, 2011, 10:05:39 am »
                      Ed è ingiustizia x ki accende un fumogeno e altro

                      Nessuna ingiustizia, se è vietato accendere fumogeni perché la gente se ne dovrebbe fottere?

                        Online NikGerace

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                        « Risposta #116 il: Agosto 30, 2011, 13:46:48 pm »
                        Nessuna ingiustizia, se è vietato accendere fumogeni perché la gente se ne dovrebbe fottere?

                        E' il provvedimento restrittivo che è stupido ....
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                          « Risposta #117 il: Settembre 02, 2011, 11:49:30 am »
                          Quando si analizza un fenomeno, non lo si può fare solo ed esclusivamente "di principio" senza tener conto di quella che è la realtà. Quando vivevo a Napoli, lo ammetto, le trasferte non me le facevo, avevo l'abbonamento e tanto bastava per placare la mia voglia di stadio, poi da 11 anni vivo fuori ed allora le trasferte si devono fare o rischi di non vederle mai le maglie azzurre..... essendo residente fuori ho provato ad andare nelle varie tribune distinti e se devo trarre un bilancio è sconfortante, devi stare 90 120 150 mminuti a sentire insulti continui delle cosiddette "persone perbene" attorno a te senza poter rispondere, e la partita diventa una sofferenza. Anch'io quando ero a Sydney andavo a vedere le partite di rugby allo stadio ( lì è come il calcio da noi come importanza) e vedevo i tifosi che dopo la partita si bevevano una o 2 birre assieme prendendosi amabilmente per i fondelli, ed era bellissimo, però qui questo non esiste, ci si può lavorare, ma nell'attesa ben vengano le tessere del tifoso, i settori dedicati etc etc....... perchè in italia sono razzisti con i napoletani, chi se lo nasconde si prende in giro da solo, e io a stare 3 ore a sentire insulti razzisti nei miei confronti soffro, e rischio magari per esasperazione di finire in qualche guaio, per cui fino a che l'aria non sarà cambiata viva i settori ospiti e le tessere......... soprattutto poi se eliminano anche quella parte di tifosi di cui il calcio non ha proprio bisogno.....

                            Offline KingOfDarkness

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                            « Risposta #118 il: Settembre 02, 2011, 12:42:14 pm »
                            Dite a Maroni quanto è bugiardo! "Le trasferte con la tessera sono migliorate" Eh???

                            A VERONA MUORE UN TIFOSO IN CIRCOSTANZE NON CHIARE E NESSUNO DA' NOTIZIA

                            «In diciotto ore non si muore per una malattia». Elsa Riva vuole fare chiarezza sulla morte di suo figlio Roberto, il quarantacinquenne di San Martino Buon Albergo morto lunedì al Policlinico di Borgo Roma per cause ancora da accertare. Venerdì sera, come abbiamo raccontato ieri, Roberto era stato con alcuni amici al Bentegodi per assistere alla prima partita in serie B della sua squadra del cuore, l’Hellas Verona, contro il Pescara.
                            «È tornato verso le 23 ed è andato a letto, ma non ha dormito tutta la notte perché stava male e così la mattina è andato all’ospedale di Borgo Roma». La madre Elsa ripercorre con gli occhi lucidi e la voce rotta le ultime ore di vita del figlio, che da qualche tempo viveva in un’altra casa, distante poche centinaia di metri.
                            «Quando è tornato, mi ha detto che lo avevano visitato, ma era risultato negativo a tutti gli esami», racconta. «Anche quella notte, però, i dolori non lo hanno fatto dormire». È stato allora che la madre gli ha chiesto di spiegare cosa fosse successo. «Mi ha detto che venerdì allo stadio c’era stata una rissa con i tifosi della squadra avversaria e che poi i carabinieri lo avevano picchiato», prosegue Elsa. «Gli ho chiesto se aveva preso una manganellata. “Altro che una, ne ho prese tante”, mi ha risposto».
                            Domenica la situazione è peggiorata ancora, tanto che il lunedì mattina Roberto ha chiamato il 118: l’ambulanza lo ha portato di nuovo al Policlinico di Borgo Roma. «Alle 13 mi hanno telefonato dall’ospedale. Mi sono precipitata là: un medico mi ha detto che mio figlio non avrebbe superato la notte». E così è stato: intorno all’una Roberto è morto.
                            Le cause sono ancora tutte da chiarire: a provocare il decesso del quarantacinquenne potrebbe essere stata la degenerazione di un’infezione interna, ma per la madre la verità è ben diversa. L’uomo, che lavorava con il padre Oreste in una fattoria a Vigasio, aveva alcuni piccoli precedenti penali: in passato era stato detenuto per dieci mesi nel carcere di Montorio e proprio venerdì sera è stato denunciato a piede libero dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale. «Roberto non era un santo. Anni fa aveva avuto anche problemi di droga, ma ora non ne faceva più uso», racconta la madre. «Ogni tanto beveva qualche bicchiere di vino di troppo ed era spavaldo, ma aveva un cuore grande, è sempre stato buono, generoso, non ha mai fatto del male a nessuno».
                            La tragedia più grande per un genitore, si sa, è sopravvivere ai propri figli ed Elsa questo dolore lo conosce bene: la sorella di Roberto, appena trentenne, è morta una quindicina di anni fa a causa di una grave malattia. «Quando lunedì ho visto che mio figlio aveva le unghie nere, mi è subito venuto in mente che era successo anche a sua sorella poco prima di morire, e ho capito che anche per lui non c’era più nulla da fare».
                            Nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia sul corpo del quarantacinquenne per approfondire le cause della morte: ad assistere la famiglia Riva sarà l’avvocato Antonio Palmieri del foro di Milano. «Anche mio marito vuole fare chiarezza su quanto avvenuto venerdì sera», conclude Elsa. «Lui non voleva che Roberto andasse allo stadio, diceva che c’è sempre il rischio che succeda qualcosa. E, infatti, è successo

                            articolo tratto da L'Arena

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                            Solidarietà per la mamma Elsa, riposa in pace Roberto. La morte non ha colori (intendo colori di squadre).
                            No alla Tessera del Tifoso!

                              Offline exfedayn

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                              « Risposta #119 il: Settembre 10, 2011, 17:06:03 pm »
                              per me il solo fatto che la tessera se la sia inventata maroni è un buon motivo per non farla e sono pienamente d'accordo con chi dice che non serve a niente.
                              Uno che è condannato con sentenza definitiva per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale NON può impormi dove e come posso andare per i cazzi miei. Già è assurdo vedere uno così parlamentare e addirittura ministro, ma siamo in Italia quindi.....

                              Sono contrario in principio per questo e non tanto per una presunta "schedatura" che esiste già da anni, i biglietti sono nominali, per comprare il biglietto devi SEMPRE esibire il documento. Poi 3-4 filtraggi con biglietto e documento alla mano per accedere nei pressi dello stadio, telecamere ovunque, divieto di "accendino" e bottigliette d'acqua senza tappo e chi più ne ha più ne metta.
                              Si è solo voluto evitare che i gruppi ultras, ma solo quelli "scomodi", difatti ai milanisti la tessera l'ha regalata galliani, partecipassero alle trasferte, sapendo benissimo che erano contrari e che quindi l'avrebbero boicottata. Attenzione parlo degli ULTRAS non di quella piccola percentuale di teppisti presenti in tutti i gruppi o quasi di cui anch'io farei a meno negli stadi.

                              E' vero che le trasferte sono più "tranquille" ma il tifo estemporaneo in trasferta senza il colore e la passione degli ultras è veramente poca cosa rispetto a prima.
                              Da un lato è positivo, non rischi di trovarti in mezzo ad una rissa fuori dallo stadio mentre arrivi, anche se poi non è così matematico, ma dall'altro mi mancano i cori potenti della curva che umiliano e sovrastano quelli della tifoseria di casa.
                              Col fatto che ad ogni campionato mi guardo solo 4-5 partite qui al Nord e memore dei tempi di Diego quando in ogni stadio la tifoseria di casa diventava "ospite" come a Bologna quest'anno, mi manca il tifo organizzato.
                              Ciò non toglie che dovunque vado, vedere la curva colorata di azzurro mi fa e mi farà sempre emozionare.








                                 

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