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Topic: Che libro hai letto/stai leggendo?  (Letto 181603 volte)

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Online Arch Stanton

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« Risposta #1890 il: Maggio 03, 2022, 10:56:23 am »
In una società di analfabeti funzionali qualunque libro scritto (o tradotto) decentemente ha un valore culturale maggiore di zero :look:
Secondo me no e anzi fai solo peggio perchè crei una falsa illusione di cultura, dato che ti sei letto Baricco o Massimo Recalcati e quindi puoi andare dagli altri ad accusarli di essere ignoranti e senza cultura perchè non hanno mai letto niente :look:

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    « Risposta #1891 il: Maggio 03, 2022, 10:58:26 am »
    Con king siamo al limite come dicevo e può essere un certo volano, però per esempio altri autori non sono volano proprio per niente secondo me. Tipo ricordo la mia prof del liceo faceva leggere 3 metri sopra il cielo pur di mettere un libro in mano ai miei compagni, alla fine che concludi
    Hai centrato il punto

    La scuola italiana ë un puttanaio assurdo, composta da gente che dovrebbe educare le future generazione che se ne strafotte , stanno lì solo per lo stipendio , per questo ci ritroviamo i Salvini .
    Proprio per sopperire a questa mancanza di educazione da parte degli educatori che dovrebbero in primis indirizzare lo studente verso cose stimolanti per il singolo e nn per la collettività , tu essere pensate devi andare su ciò che ti piace

    Se sei un rattuso già a 14 anni buttati sugli hentai / 50 sfumature di merda etc etc

    Io sono pro verso ogni forma di liberta a patto che nn intacchi quella altrui


    E rispunn alla domanda scostumato

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      « Risposta #1892 il: Maggio 03, 2022, 11:03:38 am »
      Non so come sia passato da voler leggere un horror a questa lista stilata da me e che adesso vi mostrerò.
      Devo scegliere tra uno di questi come prossima lettura, dite la vostra.
      - Il ritratto di Dorian Gray
      - Il processo
      - Uno, nessuno, centomila ( eh si, mi manca)
      - Il signore delle mosche
      - Cecità
      Ogni volta che devo scegliere una nuova lettura ci perdo giorni.
      Una volta scelsi Siddartha di Hesse (grandissima scelta) dopo una settimana di indecisione tra vari titoli, vorrei comprarli tutti.

        Online Arch Stanton

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        « Risposta #1893 il: Maggio 03, 2022, 11:06:24 am »
        Hai centrato il punto

        La scuola italiana ë un puttanaio assurdo, composta da gente che dovrebbe educare le future generazione che se ne strafotte , stanno lì solo per lo stipendio , per questo ci ritroviamo i Salvini .
        Proprio per sopperire a questa mancanza di educazione da parte degli educatori che dovrebbero in primis indirizzare lo studente verso cose stimolanti per il singolo e nn per la collettività , tu essere pensate devi andare su ciò che ti piace

        Se sei un rattuso già a 14 anni buttati sugli hentai / 50 sfumature di merda etc etc

        Io sono pro verso ogni forma di liberta a patto che nn intacchi quella altrui


        E rispunn alla domanda scostumato

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        si l'ho letto it ma non è il mio genere, ti ripeto lo reputo letteratura adolescenziale non certo un capolavoro.

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          « Risposta #1894 il: Maggio 03, 2022, 11:07:09 am »
          si l'ho letto it ma non è il mio genere, ti ripeto lo reputo letteratura adolescenziale non certo un capolavoro.
          Descrivimi il genere di It , vogli capi

          Che poi fosse per me It andrebbe studiato a scuola , sopratutto in fase adolescenziale/ adulta

          Ricco di insegnamenti e esperienze che king riesce a passarti in maniera così limpida che fai di quelle storie cose tue personali


          Poi il capolavoro di king é quello di dare un ciclo a tutti i suoi libri che sono sempre intrecciati uno con l'altro


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          « Ultima modifica: Maggio 03, 2022, 11:09:02 am da Cranyo »
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            « Risposta #1895 il: Maggio 03, 2022, 11:17:35 am »
            Descrivimi il genere di It , vogli capi




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            Il mio genere sono un altro tipi di libri e un altro genere di scrittori, io sono per Marcel Proust e non per stephen king. se non cogli la differenza non ci posso fare niente

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              « Risposta #1896 il: Maggio 03, 2022, 11:29:32 am »
              Il mio genere sono un altro tipi di libri e un altro genere di scrittori, io sono per Marcel Proust e non per stephen king. se non cogli la differenza non ci posso fare niente
              Come classico radical chic la vuoi chiudere qui senza argomentare perché i Song i e tu si tu ciá

              Stabben :look:



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                « Risposta #1897 il: Maggio 03, 2022, 11:42:35 am »
                Come classico radical chic la vuoi chiudere qui senza argomentare perché i Song i e tu si tu ciá

                Stabben :look:



                :cranyorschach:
                ma gli argomenti te li ho dati, King non mi dice niente di nuovo sugli uomini, non mi da nessun punto di vista alternativo sulla vita e sulla condizione umana, o quando prova a farlo risulta banale e stereotipato. Mi racconta storie fantastiche, per lo più con echi di già visto, a me delle storie me ne frega e non me ne frega (cit.)
                Più di questo che ti devo dire.

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                  « Risposta #1898 il: Maggio 03, 2022, 12:19:14 pm »
                  no, l'intrattenimento vallo a cercare altrove. Non credo alla teoria da King passi ad altro e così via, anzi secondo me se sei abituato a leggere un certo tipo di libri nell'adolescenza non passerai mai ad altro. I lettori vanno educati dalle scuole elementari, fin da subito gli metterei un Celine in mano :look:
                  Dal punto di vista ideale sono d'accordo, è tempo che i giovani inizino a cresce a pane, Celine e Bernhard giungendo così ad almeno un tentato suicidio prima della maggiore età - da mettere nel CV.

                  Con king siamo al limite come dicevo e può essere un certo volano, però per esempio altri autori non sono volano proprio per niente secondo me. Tipo ricordo la mia prof del liceo faceva leggere 3 metri sopra il cielo pur di mettere un libro in mano ai miei compagni, alla fine che concludi
                  Ecco, lettura d'intrattenimento come volano può servire proprio in questi casi, i professori di italiano in questo senso sono l'apoteosi della sarchiaponaggine poiché si passa da questo all'altro estremo del professore che fa leggere Guerra e Pace a dei nennilli.

                  Oltre a fornire un'immagine della vita del tempo e tutta la roba appresso sulla culturah "I promessi sposi" è prima di tutto un romanzo pregno di ironia e sarcasmo, spesso pure divertente e spassoso, è la scuola a renderlo il simbolo della noiah. Leggerlo dopo la scuola è una rivelazione e la riflessione sulla storia della seconda parte è ancora attualissima. Fermo restando che sostituirei seduta stante nelle scuole italiane lo studio di Manzoni con i malavoglia e i vicerè. :look:

                  Secondo me il problema è proprio quello di non ammantare la lettura di un'aura culturale "elevata", leggere può essere anche divertente e può essere pure intrattenimento, nel caso con Elena Ferrante magari migliori un po' l'italiano e impari qualche parola nuova. :look:

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                    « Risposta #1899 il: Maggio 03, 2022, 12:45:29 pm »
                    Dal punto di vista ideale sono d'accordo, è tempo che i giovani inizino a cresce a pane, Celine e Bernhard giungendo così ad almeno un tentato suicidio prima della maggiore età - da mettere nel CV.
                    Ecco, lettura d'intrattenimento come volano può servire proprio in questi casi, i professori di italiano in questo senso sono l'apoteosi della sarchiaponaggine poiché si passa da questo all'altro estremo del professore che fa leggere Guerra e Pace a dei nennilli.

                    Oltre a fornire un'immagine della vita del tempo e tutta la roba appresso sulla culturah "I promessi sposi" è prima di tutto un romanzo pregno di ironia e sarcasmo, spesso pure divertente e spassoso, è la scuola a renderlo il simbolo della noiah. Leggerlo dopo la scuola è una rivelazione e la riflessione sulla storia della seconda parte è ancora attualissima. Fermo restando che sostituirei seduta stante nelle scuole italiane lo studio di Manzoni con i malavoglia e i vicerè. :look:

                    Secondo me il problema è proprio quello di non ammantare la lettura di un'aura culturale "elevata", leggere può essere anche divertente e può essere pure intrattenimento, nel caso con Elena Ferrante magari migliori un po' l'italiano e impari qualche parola nuova. :look:
                    Il punto è proprio questo, vedere nella letteratura qualcosa di elevato e necessario e quindi spingere le persone a leggere. Leggere di per se non vuol dire niente, leggere un certo tipo di cose può spingerti a pensare, a riflettere su cose a cui non avresti mai pensato, altrimenti stai cazzeggiando; il che ha la stessa valenza di masturbarsi su pornhub.
                    Il compito della scuola e di un buon insegnante dovrebbe essere iniziarti a cose che altrimenti non conosceresti mai, Elena Ferrante la potrai sempre trovare sul bancone dell'autogrill o consigliata dalla tua estetista. Se invece ti metto in mano Perturbamento di Bernhard ti sto dando uno stimolo che ti servirà come punto di partenza per mille cose nella vita. Se ti metto in mano Elena Ferrante mi sto illudendo che tu un giorno arrivi a Bernhard, ma chi ci arriverà mai? Penso nessuno

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                      « Risposta #1900 il: Maggio 03, 2022, 12:51:33 pm »
                      Ho appena finito “Franz Kafka, la metamorfosi e tutti i racconti pubblicati in vita” e ora mi servono un paio di consigli a livello di titoli.
                      Partiamo dalla premessa che vorrei prendere qualcosa di molto scorrevole, perché sono in un periodo un po’ incasinato.
                      A livello di trama mi piace un po’ tutto, ma vorrei provare a leggere un horror.
                      Datemi un paio di consigli, tra cui ci sono anche titoli horror, ma non solo quelli.
                      Come horror, tra innumrevoli virgolette, io consiglio sempre Le avventure di Gordon Pym, ma non tutti lo apprezzano. Poi ci sarebbe, ovviamente, Lovecraft.

                      Per uscire un po' dall'horror puro e procedendo verso il poliziesco inquietante, il mistico e il postapocalittico, consiglierei Durrenmatt.

                      E comunque, se hai letto La Metamorfosi, falla una prova con Il castello, che è tipo uno dei migliori libri mai scritti. Oppure con i racconti brevi: il Silenzio delle sirene è un capolavoro.

                      madonna io per Cent'anni di solitudine veramente ci sto mettendo cent'anni  *dawson*  non che sia brutto, ma è veramente difficile da digerire, complice la totale assenza di dialoghi e i nomi tutti uguali dei protagonisti (che non so' pochi).
                      Secondo me è solo un libro scritto male 
                      Un consiglio: se non ti piace, dallo via, nessuno si fa male, i libri vanno letti per provare piacere :shhlook:


                      Il mio genere sono un altro tipi di libri e un altro genere di scrittori, io sono per Marcel Proust e non per stephen king. se non cogli la differenza non ci posso fare niente
                      Preferisci la "parte centrale" (Guermantes, Sodoma) o quel cesso del ciclo di Albertine?  :look:

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                        « Risposta #1901 il: Maggio 03, 2022, 12:56:54 pm »
                        Come horror, tra innumrevoli virgolette, io consiglio sempre Le avventure di Gordon Pym, ma non tutti lo apprezzano. Poi ci sarebbe, ovviamente, Lovecraft.

                        Per uscire un po' dall'horror puro e procedendo verso il poliziesco inquietante, il mistico e il postapocalittico, consiglierei Durrenmatt.

                        E comunque, se hai letto La Metamorfosi, falla una prova con Der Schloss, che è tipo uno dei migliori libri mai scritti. Oppure con i racconti brevi: il Silenzio delle sirene è un capolavoro.
                        Secondo me è solo un libro scritto male 
                        Un consiglio: se non ti piace, dallo via, nessuno si fa male, i libri vanno letti per provare piacere :shhlook:

                        Preferisci la "parte centrale" (Guermantes, Sodoma) o quel cesso del ciclo di Albertine?  :look:
                        La mia parte preferita è sicuramente il tempo ritrovato, dove tutto si dissolve nel nulla e Proust fa sembrare Leopardi un giovane innamorato della vita  :look:
                        LA prigioniera è sicuramente difficile da digerire rispetto alle avventure estive precedenti, dove c'è l'enorme Barone di Charlus a farla da padrone, però contiene delle riflessioni sull'amore e sui sentimenti cosi profonde e rivelatrici da aver anticipato di cento anni la neuroscienza moderna in merito. C'è un bellissimo libro di un neuroscienzato inglese che si chiama proprio "Proust was a neuroscientist" in cui mette in relazione passi delle Recherche con moderne scoperte nel'ambito della percezione del se e dei sentimenti. Proust è stato il più grande di sempre senza dubbio.

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                          « Risposta #1902 il: Maggio 03, 2022, 13:05:51 pm »
                          La mia parte preferita è sicuramente il tempo ritrovato, dove tutto si dissolve nel nulla e Proust fa sembrare Leopardi un giovane innamorato della vita  :look:
                          La prigioniera è sicuramente difficile da digerire rispetto alle avventure estive precedenti, dove c'è l'enorme Barone di Charlus a farla da padrone, però contiene delle riflessioni sull'amore e sui sentimenti cosi profonde e rivelatrici da aver anticipato di cento anni la neuroscienza moderna in merito. C'è un bellissimo libro di un neuroscienzato inglese che si chiama proprio "Proust was a neuroscientist" in cui mette in relazione passi delle Recherche con moderne scoperte nel'ambito della percezione del se e dei sentimenti. Proust è stato il più grande di sempre senza dubbio.
                          Il problema del Ritrovato, secondo me, è che non è stato revisionato - e si vede. Ci sono intere parti che si ripetono, almeno nella traduzione di Raboni, poi non so. Ricordo un aereo della prima guerra mondiale a volo radente sopra Parigi, lui che passeggia solo, una sensazione di totale vuoto.
                          Personalmente, esco pazzo per Sodoma e per i Guermantes, dove viene fuori tutto il "romanzesco". Il barone è, probabilmente, il miglior personaggio mai caratterizzato nella letteratura mondiale.
                          Secondo me anche Swann non è male: la rielaborazione del lutto della nonna è una pagina potentissima che ricordo ancora, quasi parola per parola.

                          Comunque, si, ci sono studi di neuroscienze che si occupano soprattutto di studiare come reagiscano i neuroni specchio agli stimoli dati dalla lettura. Peraltro, negli USA, è nato tutto un filone di nuovi scrittori che fonda le proprie tecniche di scrittura proprio su quegli studi: la cosiddetta letteratura immersiva.

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                            « Risposta #1903 il: Maggio 03, 2022, 13:19:14 pm »
                            Secondo me no e anzi fai solo peggio perchè crei una falsa illusione di cultura, dato che ti sei letto Baricco o Massimo Recalcati e quindi puoi andare dagli altri ad accusarli di essere ignoranti e senza cultura perchè non hanno mai letto niente :look:

                            Ma almeno con Baricco si impara a leggere e a capire quello che si sta leggendo, che non è cosa da poco :asd:

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                              « Risposta #1904 il: Maggio 03, 2022, 13:23:27 pm »
                              Parlate come se la recherche non fosse un unico gigantesco capo, la parte "adulta" a me è sempre sembrato lo sviluppo perverso delle medesime sensazioni che Marcel provava da giovane, poi giustamente crescendo inizia a farsi suppontare e la percezione viene macchiata dalla realtà del sesso. È che diventa molto più morboso anche a causa di Albertine - che poi mi ha sempre fatto impazzire il modo in cui di Albertine non sappiamo praticamente un cazzo.

                              Il mio preferito è all'ombra delle fanciulle in fiore, probabilmente perché intriso di quella magia del ragazzino che inizia a scoprire il mondo in un periodo dove la scoperta è meraviglia. In Sodoma e Gomorra non sono mai riuscito a togliermi dalla testa la parte dell'abitudine, quando si ricorda della nonna mentre si allaccia le scarpe. Uno dei momenti più elevati della storia della letteratura.
                              « Ultima modifica: Maggio 03, 2022, 13:25:04 pm da ukbuzz »

                                 

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