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Prova a spostare la questione non sul merito, ma sul metodo.Se l'Uomo ignora (e non è così per gran parte) come si è avuta precisamente l'evoluzione in tutti i suoi stadi, questo significa - da un punto di vista squisitamente logico - che non si conosce (abbastanza?) questo campo.Il fatto però di far leva sulla 'non conoscenza' usandola come principio che certifichi l'esistenza di Dio per deduzione, è una roba che non può essere accettata. E' un po' come dire che se ignorassimo il ciclo dell'acqua potremmo accettare l'idea che esiste un essere che ci piscia in testa a gocce.Capisci che, al di là del merito stretto delle questioni, è proprio il metodo che non funfa.
E non c'è molta differenza tra teoria e credo
Replico solo a questo, perché il resto in linea di max lo condividoLa differenza tra teoria e credo è che nessuno sosterrà una teoria appena non sarà supportata dai fatti, portandola avanti solo perché fa parte del bagaglio culturale È questa la grande differenza tra scienza e religione, i dogmi religiosi sono solamente l'equivalente delle nostre teorie scientifiche, ma ancorate alla conoscenza che si aveva del mondo migliaia di anni fa e sostenute dai dogmi anziché dall'evidenzaLo scienziato è consapevole che le teorie scientifiche siano solo una spiegazione coerente ma parziale, legata alla nostra conoscenza e superabile, e non teme che una teoria possa crollare in base a nuove scoperte, ma piuttosto considera tale eventualita un successo che può aprire nuove stradeInviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
Tuttavia è giusto essere corretti e un uomo di scienza dovrebbe essere innanzitutto corretto con se stesso e con gli altri.
Il principio base della scienza in parole povere si può riassumere in questa frase: ogni fenomeno è scientificamente provato se è possibile replicarlo. Qualora mancano elementi oggettivi per poterlo replicare allora non è attualmente possibile spiegarlo scientificamente.
La genetica spiega i fenomeni evolutivi perché si possono replicare. Tuttavia non può spiegare le varie discendenze tra i fossili estinti e gli esseri ancora viventi. Questo perché mancano i fossili che congiungono le varie specie.
I limiti del metodo scientifico sono sotto gli occhi di tutti ma tu stai parlando, a giudicare da quello che dici ...di scientismo..che è un altro paio di maniche.La falsificabilità non può comunque provare niente, in maniera assoluta, ma è cosa risaputa. (ma questo è un problema della filosofia della scienza)e non c'è bisogno di farlo. L'evoluzione è un fatto, come è avvenuta è un discorso a parte, e molte domande rimarranno senza risposta probabilmente per sempre. ma il cherry picking non porta da nessuna parte. la scienza non si occupa di "verità assolute", ma di "fatti"...tu stai facendo un discorso che va a finire inevitabilmente in filosofia della scienza e poi facciamo la nottata e non ce ne usciamo più
Stai andando oltre a quello che voglio dire. Io non voglio dimostrare l'esistenza di Dio. Io sto dicendo che affermare che l'uomo (come gli altri esseri viventi attuali) discenda da altri esseri viventi, non è strettamente corretto a livello scientifico perché attualmente non è possibile provarlo in quanto mancano alcuni dati oggettivi per chiudere la questione.Io sono per l'evoluzione genetica e sono un darwiniano, ma sono anche un uomo di "scienza" per aver dedicato tanti anni della mia vita al mondo scientifico. E come scienziato non posso tralasciare nulla solo per avallare quello che io penso sia la verità.Una cosa è affermare che 1+1 fa 2 (e anche questo scientificamente sarebbe opinabile come mi ha spiegato mio cognato laureato in matematica), un'altra è affermare con sicurezza che "questo è così perché c'è una teoria che lo spiega". In quanto "teoria", per quanto può essere valida, non prova nulla se non ci sono tutti gli elementi oggettivi per replicarla.Ed è quello che sto dicendo. Non è possibile provare che i Sapiens discendano dai Primati perché mancano i dati oggettivi di congiunzione tra le due specie. Fino a quando non si troveranno si parlerà di teoria.E tra la teoria e la fede c'è poca differenza perché entrambi cercando di spiegare qualcosa che non possono provare.
Hai interpretato male la mia frase perché l'hai estrapolata dal contesto. Nello scrivere che non c'è differenza tra teoria e credo (fede) intendevo dire che entrambe cercano di dimostrare qualcosa che attualmente non è possibile provare.Lo scienziato che si affida alla teoria per dimostrare una tesi è simile al credente che si affida a Dio per dimostrare tutto. In entrambi i casi, a modo loro, sono atti di fede.
La tua difesa del metodo scientifico è corretta, figurarsi, e le puntualizzazioni che fai sono pure necessarie.Proprio per questo, per me, soprattutto per una questione come questa, inquadrare un metodo dialettico accettabile è ancora più importante dell'argomento stesso dell'esistenza di Dio, è un po' come se volessi misurare la lunghezza di qualcosa e tarocchi il metro: parti già con un errore che, se corretto, magari facilita pure l'analisi.Se ci perdiamo nelle dispute sull'onere della prova (che poi... prova?) o sui rami dello studio dell'evoluzione entriamo in campi sdruccioli, se però stabiliamo logicamente che non puoi giustificare l'esistenza di Dio col fatto che non ti spieghi un fenomeno, per esempio, puliamo il campo da una serie di argomentazioni che non valgono.Questo era il senso.
Non ne usciamo più, ma non erano nemmeno corrette le cose che stavate dicendo prima. Si è ripreso alcuni utenti perché dicevano fesserie perché non potevano provare quello che dicevano e poi quando si fa notare che anche le vostre argomentazioni non sono valide perché non ci sono prove per poterle provare vi lamentate?
Non si tratta di Filosofia della Scienza, ma di fatti. È un fatto incontestabile che non esistono elementi di congiunzione tra le specie viventi odierne e alcune specie fossili. Se non esistono gli elementi di congiunzione non è possibile provare con certezza che ci sia una discendenza diretta, ma la si può solo ipotizzare. Allo stesso modo la religione ipotizza l'esistenza di Dio o degli dei sulla base di concetti che si possono provare solo fino ad un certo punto ma non dimostrano nulla.
Sono tante gli elementi che la Scienza utilizza per dimostrare la realtà ma che non riesce a provare.Basterebbe citare solo il P Greco che sostiene gran parte della Matematica modernaOppure la teoria del CaosOppure le teorie cosmologicheEtc. Etc.
Non ne usciamo più, ma non erano nemmeno corrette le cose che stavate dicendo prima. Si è ripreso alcuni utenti perché dicevano fesserie perché non potevano provare quello che dicevano e poi quando si fa notare che anche le vostre argomentazioni non sono valide perché non ci sono prove per poterle provare vi lamentate? Non si tratta di Filosofia della Scienza, ma di fatti. È un fatto incontestabile che non esistono elementi di congiunzione tra le specie viventi odierne e alcune specie fossili. Se non esistono gli elementi di congiunzione non è possibile provare con certezza che ci sia una discendenza diretta, ma la si può solo ipotizzare. Allo stesso modo la religione ipotizza l'esistenza di Dio o degli dei sulla base di concetti che si possono provare solo fino ad un certo punto ma non dimostrano nulla.Sono tante gli elementi che la Scienza utilizza per dimostrare la realtà ma che non riesce a provare.Basterebbe citare solo il P Greco che sostiene gran parte della Matematica modernaOppure la teoria del CaosOppure le teorie cosmologicheEtc. Etc.
Forse tu sei l'unica che ha capito il senso dei miei post. Dico forse perché vorrei precisare che io non voglio assolutamente dimostrare l'esistenza di Dio nell'assenza dei dati oggettivi scientifici che non permettono alla scienza di spiegare certi fenomeni.Il mio è un discorso diverso.Nei post precedenti si tentava di dire al maiale che si doveva lavare, ma senza accorgersi di essere un asino che non era proprio pulito (spero di avere reso l'idea )Si diceva in pratica a chi sosteneva che la vita fosse creata da Dio che si sbagliava perché non poteva provarlo, mentre di contro la scienza sosteneva la vita come il risultato di un'evoluzione. Tuttavia questa teoria nemmeno si può provare.Non importa se è più condivisibile, se è quella scientificamente più accettabile perché è stato possibile riprodurre una parte degli elementi che la sostengono, etc. etc.Se si dice che la teoria del creazionismo non è valida perché non è possibile provarla bisogna avere l'onestà di dire che nemmeno la teoria dell'evoluzionismo è possibile provarla.Sono entrambe teorie al di là del fatto che uno può essere più favorevole ad una o ad un'altra. Non essendoci prove inconfutabili dell'una o dell'altra, nel fare propria quella o quell'altra teoria, piaccia o non piaccia attualmente si fa un atto di fede. Che poi le scoperte future permetteranno di passare dalla teoria alla certezza a quel punto non si tratterà più di un atto di fede, ma di scienza e di ignoranza
Io continuo a contestare questo passaggio, e dato che lo riproponi i questi termini ho fatto bene a estrapolarloNon si possono accumulare in questo modo teorie scientifiche e atti di fedeLe teorie scientifiche sono idee in evoluzione, costantemente allineate al progresso scientifico, non devono essere credute, ma capite
Non esiste nessuna teoria scientifica che abbia valore solo in base a chi l'abbia formulataNon esiste una teoria scientifica considerata valida anche in base a una sola evidenza negativa, una teoria scientifica deve essere coerente con ogni possibile osservazione o esperimento
La religione si basa su quel che c'è scritto in un libro, o meglio su quel che è stato selezionato scegliendo arbitrariamente tra decine di testi scritti centinaia di anni prima, e su autorità religiose che nei secoli hanno imposto come dovesse essere interpretato tale libro