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Alex ora manca solo che scrivi che i cinesi e i musulmani sono uguali a noi
ma questa non è evoluzione in senso darwiniano ma in senso lamarckiano
Uà, durante l'assenza di nomercy 'e sturiat, neh?
Eh no, manco per niente. L'evoluzionismo è una teoria, che può essere giusta o sbagliata, non importa. Il creazionismo non è neanche una teoria sbagliata e quindi vale meno di una teoria sbagliata, da un punto di vista strettamente scientifico.
comunque come gia` facevo notare e non solo io , non provate a discutere con nomercy , e` una persona che amo lo scontro non il confronto , una persona che in anni e anni di forum non gli ho mai visto cambiare idea in niente , mai dato ragione a nessuno . Come faceva notare cranyo nel topic dei messicani , lui vi porta dove vuole lui , e vi batte con quella tecninca filosofica di aver ragione che non mi ricordo di chi . Pace e bene
Giampà io faccio l'ingegnere.Per essere un buon ingegnere devi essere in grado non di costruire la trave da ponte più figa, ma di conoscere l'ordine dell'errore che si commette quando teorizzi (dimensioni) una struttura.Se tengo sotto controllo il margine nel quale posso sgarrare significa che posso sempre applicare dei correttivi, ma se posso applicarli allora ciò che progetto sarà valido.Non 'giusto', non 'vero', ma 'valido'.Questo è un principio che, se generalizzato, è valido per ogni teoria scientifica.Non ci poniamo mai nelle condizioni di essere infallibili, ma di essere perfettibili proprio perché sappiamo che ci sono cose che non conosciamo.Sappiamo che una teoria può essere fallace (la teoria geocentrica per esempio), proprio per questo non invochiamo mai la verità assoluta. Il metodo scientifico è studiato per accettare sempre la teoria che apporta migliorie via via più precise, più probanti, più coerenti con le conoscenze precedenti.E' un metodo dinamico, per questo è valido.Viceversa le teorie che partono fondandosi sui dogmi (come il Creazionismo) sono statiche, immutabili e monolitiche.Questa è la sostanziale differenza tra un'ipotesi scientifica e una teologica.Se ne deduce che paragonare un approccio teologico con quello scientifico, in qualunque ambito tu lo voglia fare, è un esercizio di maniera perché hanno proprio presupposti diversi.Uno può legittimamente affidarsi a ciò che ritiene più vicino al proprio modo di pensare, ma non puoi attribuire ai due approcci la stessa credibilità.
Gianpà tu secondo me ne fai una questione puramente semantica, una teoria è una teoria e in quanto tale non è dimostrabile empiricamente, che sia teologica o scientifica e partendo da questo assunto di base tu equipari qualsiasi teoria per il fatto stesso che è una teoria.
...Non ho capito cosa vuoi direIl fenomeno di generazione di composti organici a partire da "repliche" del brodo primordiale è stato replicato in laboratorio...
Magari Socrate?
vabbè ma io quando ho posto la questione non volevo parlare di scientificità o meno, volevo fare il polemico sul fatto che voi dite che se si sostiene una teoria(una qualunque, ma ne stavate parlando a proposito del creazionismo) si ha anche l'onere di dimostrarla, e io volevo mettere in luce l'ipocrisia di voi atei e darwiniani in merito a alcune teorie(tipo l'evoluzione darwiniana) che non sono dimostrabili se non tramite osservazioni e indizi, ma che voi sostenete come verità assoluta
Arthur Schopenhauer Il creazionismo non è una teoria scientifica, perché non è possibile sottoporlo a verifica empirica. Tutto qui. Neanche l'evoluzionismo è una teoria scientifica in senso stretto, ma almeno in parte è verificabile, anche se non riproducibile in tempi brevi
scusate ad occhio e orecchio profano a me sembra più normale che ci siamo evoluti piuttosto che un tizio si è svegliato col culo scoperto e ha creato il mondo,la terra e adamo ed eva
eh ok ti sembra più logico e ci sta, ma passare da logico a dimostrabile a dimostrato ce ne passa
da cosa è dimostrata la teoria della creazione?
perciò ho chiesto eh ma lo so, non sto ponendo la cosa dal punto di vista scientifico ma appunto sul piano della dimostrabilità, cioè non potete dire ad un credente che è lui a dover dimostrare la sua teoria(tra l'altro palesemente non dimostrabile, si parla del soprannaturale, di qualcosa di astratto, non puoi dimostrarlo con la scienza, in modo empirico come hai detto tu) quando poi stesso voi credete a qualcosa di si verosimile e molto probabilmente vero ma non dimostrabile. Cioè non potete applicare 2 pesi e 2 misure insomma.
Ah scusa,li ho letti mentre ero a lezione e ne ho saltati qualcuno allora embè quindi è un atto di fede,ma vale per qualsiasi altra teoria,compreso quella che il mondo poggia sulle spalle di un gigante