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Topic: Lo spirito Olimpico  (Letto 651 volte)

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Offline sergioclerici

  • El Pampa Sosa
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« il: Agosto 20, 2012, 10:15:17 am »
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Da Wikipedia :



La finale vide a lungo in vantaggio i sovietici: a fine primo tempo conducevano di 5 punti, che nel secondo tempo diventarono anche 10. Gli statunitensi riuscirono però a rimontare, fino a a portarsi ad un solo punto di distacco a 38 secondi dal termine.
A 10 secondi dal termine lo statunitense Doug Collins intercettò un lungo passaggio di Aleksandr Belov, riuscendo così a involarsi in contropiede verso il canestro. Il tentativo di Collins fu fermato dal fallo di Sakandelidze, che gli consentì di tirare due tiri liberi; Collins realizzò entrambi i tiri, portando per la prima volta in vantaggio gli Stati Uniti per 50-49.
L'Unione Sovietica effettuò allora una disperata rimessa in gioco con 3 secondi residui, che finì nelle mani dei giocatori statunitensi. Nel mentre, l'allenatore sovietico Vladimir Kondrašin era di fronte al tavolo degli arbitri reclamando in maniera molto accesa un time-out; a quel punto l'arbitro brasiliano Renato Righetto fischiò interrompendo il gioco, a un secondo dal termine. Kondrašin reclamava l'assegnazione di un time-out richiesto, a suo parere, durante i tiri liberi effettuati da Collins; la decisione dell'arbitro Righetto fu quella di far ripartire il gioco con una nuova rimessa sovietica, e un solo secondo da giocare.
Fu pertanto effettuata una seconda rimessa: la sirena della fine del tempo suonò dopo un secondo e gli americani iniziarono a festeggiare. A quel punto intervenne il segretario generale della FIBA, il britannico Renato William Jones, il quale ordinò (pur senza averne il diritto) di effettuare una terza rimessa gioco e ripartire da 3 secondi perché, nel momento in cui i sovietici avevano ricominciato il gioco, il cronometro non era stato resettato a 3 secondi, ma mantenuto a un secondo.
Questa volta il giocatore Ivan Edeško effettuò un passaggio lungo tutto il campo per Aleksandr Belov, che da sotto canestro segnò i punti decisivi della vittoria sovietica, con il punteggio di 51-50. Gli USA sporsero un reclamo che fu rigettato per 3 voti a 2; per protesta, i giocatori statunitensi non si presentarono alla cerimonia di premiazione per ricevere la medaglia d'argento. Le medaglie riservate ai cestisti statunitensi non vennero mai ritirate; nel proprio testamento Kenny Davis scrisse esplicitamente che i propri eredi non avrebbero mai dovuto accettare la medaglia, neanche dopo la sua morte.


Si parla della finale  di Basket delle Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera .
Finale a dir poco sconcertante e Americani che si sentono derubati di un titolo che stavano gia celebrando .
Tutto questo per rispondere al rampollo bianconero che ha citato " lo spirito Olimpico " nell' accettare le sconfitte . E' palese che stare dall' altra parte della barricata rende molto più semplicistico ogni ragionamento , ma essere derubati a livello sportivo è qualcosa che evidentemente travalica ogni fondamento decoubertiano , e se l unico modo per manifestare il proprio dissenso è quello di non partecipare a una premiazione , allora diciamo che abbiamo fatto bene a imitare gli americani che 40 anni fa hanno inaugurato questa forma di protesta
Io non posso fare a meno, almeno 2-3 volte al giorno di sognare di essere a Napoli. Sono 12 anni che studio 3 ore alla settimana il Napoletano, perchè se ci fosse una puntura da fare intramuscolo, con dentro il Napoletano, tutto il Napoletano, che
costerebbe 200.000 euro io me la farei, per poter parlare e ragionare come ragionano loro da millenni......[Lucio Dalla]

    DNAzzurro

    • Visitatore
    « Risposta #1 il: Agosto 20, 2012, 22:30:03 pm »
    questo è dedicato per chi parla a cazzo,senza sapere neppure dove sta la strada per andare al cesso di casa propria ( ogni riferimento agli agnelli non è casuale).

      Offline Vinicio

      • Degustatore di ananassi
      • Edinson Cavani
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      « Risposta #2 il: Agosto 20, 2012, 22:47:24 pm »
      La libertà di manifestare il proprio dissenso, le proprie ragioni, specie se fondate sono superiori a qualsiasi spirito ed a qualsiasi cerimoniale.
      Abbiamo fatto benissimo a non partecipare alla premiazione della supercoppa.


         

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