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i rincari su bibite e coperto servo soprattutto a pagare le persone in sala, poi non lamentiamoci se la gente è sfruttata e in nero se 3 euro a testa sembrano troppi per il loro stipendio.
Ma quale 3€ dai. In termini di ingredienti si e no arriva a 1,30€ di spesa. Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
Io vorrei conoscere la forbice che c'è tra proprietario e dipendente a livello di guadagni in una pizzeria di medie dimensioni, diciamo tra pizzaioli e camerieri 6/7 persone. Io penso che i proprietari si chiavano almeno il 70% in tasca netto, poi col resto sottopagano tutti i dipendenti che hanno
coperto e rincaro sulle bibite più o meno stanno sui 3/4 euro, togli qualcosa per il coperto "vero" (costi di lavanderia,lavastoviglie posate ecc) e quello è il guadagno in più rispetto all'asporto con cui coprire il personale di sala.una margherita di costi ingredienti sta si sui 1,5/2 euro max a cui aggiungere forno,pizzaiolo, affitto locale ecc e questo c'è che si stia in asporto o seduti.e i costi di forno ecc non sono "lineari" una pizzeria di successo ammortizza più di una che accende il forno per 20 pizze a serata (e in settimana in posti "sfigati" ce ne sono parecchi che accendono per nulla o quasi).Un pizzaiolo non in nero costerà sui 100 euro a serata +- (4 ore ininterrotte 2,5 minuti a pizza di lavoro tra stendere, condire e infornate in parallelo), 1 euro a pizza (chi fa più di cento pizze a sera di solito ha più personale).credo che il costo coplessivo vero di una margherita (senza sfruttamento/nero sui lavoratori o copetoni a uciare nel forno) sia intorno ai 3/4 euro, poi dipende da affitto ecc...Secondo me c'è molto più rincaro su un piatto di pasta per direqui un articolo che tratta il tema di 4 anni fa (sui soli ingredienti), ora i costi saranno saliti un po'https://www.ilsole24ore.com/art/il-vero-costo-una-pizza-qualita-solo-50-centesimi-piu-AEsvVvhFIn pizzeria, una margherita economica costa in media 3,8 euro, mentre una di alta qualità costa almeno 6,9 euro. Un ricarico da attribuire agli ingredienti con cui è fatta? Per nulla. Perchè tra usare un pomodoro e una mozzarella Igp e usarli low cost non ballano neanche 50 centesimi. Il sovrapprezzo che paghiamo non è la qualità, ma è tutto marketing.A dimostrarlo, calcolatrice alla mano, è un’indagine condotta da RistoratoreTop, agenzia specializzata nel marketing per la ristorazione, che ha intervistato 100 pizzerie italiane di vario livello per dimostrare che «la qualità del prodotto non esiste».La ricerca ha preso in considerazione il costo per il cliente di una pizza base, i cui ingredienti fondamentali sono farina, pomodoro e mozzarella. In Italia le palline di impasto per pizza vanno dai 180 ai 280 grammi e richiedono quasi 16 litri d'acqua per ogni sacco di farina da 25 kg. Quest’ultima può costare dai 20€ al sacco per un farina di medio-basso livello ai 40€ di una farina di alta gamma. Per una margherita si utilizzano mediamente 100 grammi di salsa di pomodoro, che vanno dai 40 centesimi al chilo agli 1,4, ma in alcuni casi si può arrivare fino ai euro al chilo. Infine servono 100 grammi di mozzarella, che possono spaziare tra 3,5 e i 9 euro al chilo.«Naturalemnte, esistono altri costi fissi che vanno caricati su ogni singola pizza – spiega Lorenzo Ferrari, ceo di RistoratoreTop – dal personale, che è la voce più onerosa, alle attrezzature, dall'energia agli affitti, ma sono soggetti a variazioni troppo ampie per raggiungere una media esaustiva, e finiscono con l’incidere enormemente sul prezzo finale al cliente, molto più del costo degli ingredienti».Calcoli alla mano, dunque, una margherita di bassa qualità costa mediamente al ristoratore 0,64€ (pallina di impasto 0,14, pomodoro 0,05, mozzarella 0,45), una pizza “media” 0,85€ (pallina di impasto 0,25, pomodoro 0,08, mozzarella 0,52), mentre una pizza realizzata con ingredienti più ricercati costa 1,13 euro (pallina di impasto 0,27, pomodoro 0,13, mozzarella 0,73). Il prezzo medio di vendita al cliente? Per la prima è di 3,8 €, per la seconda di 4,8 €, per la terza di 6,9. Olio extravergine di oliva, basilico, origano e formaggio stagionato a parte, che hanno un impatto medio complessivo tra i 16 e i 28 centesimi a pizza.Consigliati per teSe quindi una pizza di qualità costa al ristoratore solo 50 centesimi in più di una a bassa qualità, un cliente dovrebbe pagare quella margherita al massimo 4 euro e mezzo. Non quasi sette. «È evidente che la qualità del prodotto non esiste – prosegue Ferrari – e se esiste, il 95% degli utenti finali non è in grado di riconoscerla: generalmente, si scrive qualità, ma si legge prezzo o brand. Esiste piuttosto la percezione di qualità, modificata, influenzata e, in alcuni casi, indotta da quell'insieme di tecniche e strategie che è il marketing».Mangiare una semplice margherita in “media nazionale”, da circa 5 euro, può trasformarsi in un'esperienza completamente diversa se il pizzaiolo o il ristoratore hanno speso qualche minuto per elencare la lenta e lunga lievitazione dell'impasto, realizzato con un blend segreto di farine e lievito madre, farcita con pomodoro San Marzano DOP, mozzarella a doppia cagliata o olio extravergine d’oliva biologico. Ma sempre di cinquanta centesimi di costo produttivo in più si tratta. E invece, una pizza così può essere venduta anche a 10 o 15 euro. «La margherita più costosa d'Italia arriva a 19 euro», ricorda l’ad di Ristoratore Top.
Una bottiglietta da mezzo litro d'acqua costa 17/20 centesimi, normalmente la si trova ad 1 euro in molti bar o tavolata calda.Vogliamo parlare del caffè?Il meglio del meglio del meglio può costare a tazzina 40 centesimi viene venduto a circa 2 euro.Il mondo del commercio funziona così, le auto al produttore vengono 8/10.000 euro a noi 30.000Le case 60.000 all' acquirente finale 160.000.Funziona così in tutti gli ambiti
Peraltro, se fanno lo scontrino, metà di quello che paghi se ne va tra tasse e cazzi vari.
Ma voi volete assettarvi al ristorante, belli, comodi, al caldo, magnare e spendere meno di 7,50 euro a testa?Pigliate la pizza, comprare una bottigliella d'acqua al supermercato e magnate sul cofano della macchina (niente di male, mi capita di farlo quando c'è fila e mi caco il cazzo di aspettare), 11 euro totali.
sui 40 cent a caffè ho qualche dubbio...o meglio ok se parli di "materiale" ma se parli di costi secondo me non ci siamosolo il costo del lavoro del barista( che facesse solo caffè continuamente ne farebbe un 500 al giorno considerando meno di un minuto a caffè) dovrebbe essere sui 30 cent a caffè, poi sopra tutto il resto.Il caffè è un'altra cosa dove c'è poco rincaro, il rincaro al bar è sugli alcolici (versare una sambuca costa meno in tempo del caffè ed ha un rincaro molto più alto ad esempio) e sulle bibite in generalequi per me hanno esagerato di molto sui tempi per fare un caffè, vero che andrebbero considerati anche i tempi "morti" del prepara la macchina, lava le tazzine ecc non è che uno fa veramente solo caffè uno dopo l'altro per 8 ore anche non fermandosi un secondohttps://www.mixerplanet.com/quanto-mi-costi-tazzina_176918/
Il discorso è un altro, se un operaio, esempio che guadagna 1400 euro netti al mese, è costretto a mangiare fuori, e prende 4 pizze al mese, come scrivi tu, si ritrova a spendere circa 50 euro al mese di pizza, e, ovviamente, non meno di 150 al mese per la pausa pranzo. Se a quello sommi i costi del trasporto, stiamo praticamente dicendo che si esce a lavorare per sostenere i costi dell'uscita verso il lavoro Il problema è che è tutto supercaro, ed è oggi impossibile per una famiglia con marito e moglie aventi lavori umili mettere via qualche soldo o uscire a mangiare fuori o un altro sfizio.
Il discorso è un altro, se un operaio, esempio che guadagna 1400 euro netti al mese, è costretto a mangiare fuori, e prende 4 pizze al mese, come scrivi tu, si ritrova a spendere circa 50 euro al mese di pizza, e, ovviamente, non meno di 150 al mese per la pausa pranzo. Se a quello sommi i costi del trasporto, stiamo praticamente dicendo che si esce a lavorare per sostenere i costi dell'uscita verso il lavoro Il problema è che è tutto supercaro, ed è oggi impossibile per una famiglia con marito e moglie aventi lavori umili mettere via qualche soldo o uscire a mangiare fuori o un altro sfizio.Che poi in Italia si maschera tutto perché si va sempre a piangere dai nonni, è un altro discorso.