0 Utenti e 5 Visitatori stanno visualizzando questo topic.
Lacrimino alvino look
Ve la ricorderete questa nottata. E me la ricorderò pure io. La notte in cui il Napoli è rimasto solo, nella quale i suoi pseudotifosi auspicarono il suo fallimento e catastrofi. Ve la ricorderete quando il Napoli sarà lassù anche senza di voi. E sarà ancora più bello. Avanti Napoli.
Vabbuò come di consueto il carro a giugno si svuota sempre e si sta comodi. Ora per un pochino vi potreste trasferire sulle sponde del Tevere chi su una e chi sull'altra. Ora mi godo lo spazio come lo scorso anno. Ci rivediamo il prossimo anno.
Ma lui non rappresenta ne rappresenterà mai la voce ufficiale della società. Alvino ha un seguito e continuerà ad averlo anche dopo questa sessione di mercato ed il Napoli lo sfrutta, fine dei giochi. L'unico interesse della società è che il seguito di Alvino sia anche il loro, poi se ne sbattono della carriera di Alvino.
Il giornalismo (sopratutto quello sportivo) , da strumento è diventato commercio e come tutti i commerci è senza fede né leggi. Sopratutto sui social, ogni giornalista è una bottega dove si vendono al pubblico le parole del colore che vuole. Per assurdo, se esistesse un giornale dei gobbi, dimostrerebbe sera e mattina la bellezza, la bontà, la necessità dei gobbi.Un giornalista sportivo sui social non cerca di chiarire, ma solo di lusingare le opinioni. Di illudere il lettore tifoso.E così entro un dato tempo tutti i giornalisti sportivi saranno vili, ipocriti infami, mentitori, assassini; uccideranno le idee, i sistemi, gli uomini, e fioriranno proprio per questa ragione.Avranno la scappatoia di tutti gli esseri ragionevoli: il male sarà fatto, pardon twittato, senza che nessuno sia colpevole. Napoleone ha spiegato questo fenomeno morale o immorale, come vi piace, con una frase sublime che gli hanno dettato i suoi studi sulla Convenzione e sul tifo: nessuno è responsabile dei delitti collettivi.Il giornalista sportivo può permettersi la condotta più atroce, millantando scoop e acquisti sensazionali di giocatori colombiani, non si ritiene personalmente macchiato. Se il giornalista inventa una infame calunnia, una balla di mercato, un acquisto twittando in modo ignobile "pepè pepè pepè" si laverà l'anima dicendo che gliel’hanno riferita fonti vicine alla società.Con gli utenti che si lamenteranno dopo essere stati illusi, se la caverà chiedendo scusa della eccessiva libertà. Se viene trascinato davanti ai tribunali, social ci mancherebbe, si lamenterà che non si sia andati a chiedere una rettifica; e se gliela chiedete? la rifiuta ridendo e considera la sua colpa una bagattella o una notizia ascoltata a microfoni spenti.Infine, se la sua vittima trionfa, la dileggia.Se è condannato, sempre via social ci mancherebbe, se l’ammenda che deve pagare è troppo forte, additerà nel querelante un nemico della libertà, del paese, del progresso, della propria squadra. O urlerà via radio che sono dei gufi in modo macchiettistico avendo nient'altro che questo modo di fare come cifra stilistica.Dirà che il signor Tal dei Tali si merita naldi e corbelli , spiegando come Il Presidente sia l'uomo più onesto del regno e un grande imprenditore perchè 15 anni fa ci ha regalato i palloni. Così le sue colpe sono tutte bagattelle, i suoi aggressori dei mostri che devono andare a tifare altro o che non capiscono niente di calcio, ed esso riesce in un dato tempo a far credere quello che vuole a coloro che lo leggono tutti i giorni.E se poi nulla di quello che gli dispiace sarà da tifoso, egli non avrà mai torto distribuendone patenti.Si servirà della religione contro la religione, della carta costituzionale contro il re, del tifo contro il tifo, dei papponiani contro i critici societari; si farà beffe della tifoseria quando la tifoseria lo contrasterà; la loderà quando avrà servito alle alle passioni popolari.Per ottenere del seguito inventerà le fole più commoventi, farà il ciarlatano portatore d'acqua al mulino della società calcio napoli. Servirebbe il proprio padre crudo e condito col sale delle sue piacevolezze piuttosto che rinunciare a interessare o a divertire , illudendo però, il suo pubblico. Sarà come l’attore che mette le ceneri del proprio figlio nell’urna per poter piangere più efficacemente, l’amante che sacrifica tutto al suo amico.Come la donna è ammirevole e sublime quando dice una bugia, non vi molla finché non vi ha obbligato a credere che Gems arriverà prima a Dimaro, poi che sia a Capri e poi che per il 21 è fatta (cit.) dispiegango le migliori qualità in questa lotta in cui il pubblico, stupido come un marito, soccombe sempre. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
detto da uno che non lo apprezza tantissimo, il problema però è che il suo seguito ce l'ha. quindi bisognerebbe analizzare questo piuttosto che insultarlo. a me non è piace ma almeno non rema contro per partito preso. è troppo a favore? ma a me pare di ricordare lo fosse anche quando non lavorava per kkn
ragazzi c'è gente che parla di mercato e non ne azzecca una e viene considerata esperta mo il problema foss alvino?ha sbagliato e ha persino chiesto scusa
Al netto dei problemi deontologici che ho già ampiamente illustrato in precedenza, il problema non è azzeccare o meno la notizia (chi se ne fotte, può succedere) ma l'atteggiamento tenuto nei confronti di chi non lo seguiva nel suo delirio, offendendo e denigrando chi avesse un pensiero, un'opinione o notizie diverse dalle sue.Esci per un attimo dal circolo vizioso notizia sbagliata-critica ad Alvino e comprenderai che qui stiamo scrivendo ben altro.